La crescita della domanda di cibi e bevande all’estero – sottolinea Coldiretti – è trainata dalla Germania (+6,6%) che è il primo partner dell’Italia.
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Enit: "La food experience elemento chiave per la scelta di una meta turistica, nel 2020 spesi in Italia 354,5 milioni di euro".
Il made in Italy punta sull’innovazione digitale per superare la crisi e dare forte impulso al mercato agroalimentare.
Gli investimenti in agricoltura 4.0 ripartono nella seconda metà del 2020 portando il mercato sugli stessi ritmi di crescita pre-pandemia. Spesa trainata dall’agricoltura di precisione. Crescono mobile (+65%), piattaforme (+60%) e blockchain (+59%).
Nel podcast di Lc Publishing si parla del pegno rotativo sui vini in Langa, della ripresa dell'agroalimentare e della flessione delle torrefazioni
I prodotti più venduti all’estero sono i derivati dei cereali, in primis la pasta, ortaggi trasformati - come le conserve di pomodoro - e frutta fresca (uva da tavola e mele).
Nel podcast si parla della nuova collaborazione di Alajmo con il campus H-Farm, di agroalimentare ed export e, infine, dell'operazione di Arcadia su Starlaks
In crescita le vendite all’estero di pane e dolci mentre il settore vinicolo ancora in sofferenza
"Quella agroalimentare è una realtà allargata dai campi agli scaffali che garantisce 3,6 milioni di posti di lavoro. Vale il 25% del Pil grazie all’attività", sottolinea Coldiretti
Dato positivo nonostante Covid-19, sulla scia del trend 2010-20 (+46%). Col fallimento delle negoziazioni al Consiglio Ue, a rischio lo sbocco commerciale Oltremanica strategico per 40mila aziende italiane.