Startup: Deliveristo apre ai fondi

Ad oggi il progetto Deliveristo ha raccolto più di 700mila euro e conta 100 produttori già presenti in piattaforma, 2.500 referenze e 100 ristoratori che hanno già usato il servizio.

In termini d’investimenti finanziari in startup e società, il settore dell’agroalimentare sembra essere tra i più attivi, in Italia. E se il food delivery b2c è già in fase di consolidamento, come dimostrano Glovo e Deliveroo, questo non è ancora accaduto nel b2b ovvero nel rapporto tra ristoratori e fornitori.

La piattaforma online Deliveristo nasce per agevolare e semplificare il più possibile lo scambio e la conoscenza tra piccoli, medi e grandi produttori e gli operatori del food siano essi gestori e patron di locali, ristoranti, enoteche e bistrot con i produttori di tutta la Penisola. Si tratta di un canale privilegiato che inverte il processo di vendita:l ristoratore va alla ricerca del produttore e può scegliere e ordinare tra migliaia di prodotti di ogni genere – carne, formaggi, salumi, pasta, oli o riso – che, grazie a un servizio di consegna veloce, costantemente monitorato, arrivano direttamente nelle loro cucine.

«I vantaggi sono: filiera agroalimentare accorciata; tempi ridotti e consegna puntuale; opportunità di scegliere tra il meglio della produzione italiana; semplicità d’acquisto; unico interlocutore e punto di fatturazione; nessun costo aggiunto per il ristoratore», confermano i fondatori.

Costituita a luglio del 2017 su iniziativa di Ivan Aimo, ad, e Luca Calia, chief operating officer, la versione beta di Deliveristo è stata lanciata sul mercato nell’autunno 2018.

Per il decollo della startup sono stati investiti i primi 130mila euro in fase di pre-seed, ad inizio 2018, e a breve verrà annunciata la chiusura del nuovo aumento di capitale che ha superato i 600mila euro, in fase di seed, tramite investitori privati. «È previsto il Series A il prossimo anno, aperto ai fondi», anticipano i soci.

 

 

Oggi la realtà conta sette dipendenti a tempo pieno a cui si sommano quattro collaboratori part-time. Si tratta di esperti di food che si occupano dello screening di produttori di qualità da inserire, programmatori ma anche figure dedicate al marketing, commerciale o amministrazione. Del team under 31 fanno parte anche: Erica Fifield, Nicolò Villa, Gabriele Angeleri, Simone Russo, Lorenzo Tassone, Sofia Andreotti e Claudio Geraci.

Nella piattaforma si trovano un centinaio di produttori, dai casari ai tartufai fino ai norcini. Deliveristo guadagna da una percentuale sul venduto che cambia a seconda delle categorie, un rapporto commerciale a costo zero.

«Possiamo dire che a pochi mesi dal lancio, la società sta crescendo molto bene con oltre 100 produttori già presenti in piattaforma, 2.500 referenze e 100 ristoratori che hanno già usato il servizio – confermano i soci –. L’obiettivo è sicuramente quello di decuplicare questi numeri nel più breve tempo possibile così da continuare la crescita secondo il piano previsto». Intanto chi ha già sperimentato il servizio sembra soddisfatto. «Ne ho visto il beneficio immediatamente, è uno strumento utile, più smart, per ottenere ciò che ci serve», sostiene lo chef Eugenio Boer.

Mentre Giovanni Guffanti, selezionatore e affinatore di formaggi, sottolinea che «da cinque generazioni facciamo questo lavoro ma abbiamo anche bisogno di una mano per arrivare ai clienti e in questo Deliveristo ci offre il servizio di cui abbiamo bisogno, indirizzando i clienti direttamente da noi, senza intermediari».

Articolo di francesca corradi

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