Coronavirus, un danno pesantissimo sul business secondo il 70% delle imprese. Un'azienda su cinque, però, è già ripartita sul fronte del business internazionale.
"Lo street food è la base da cui ripartire per il rilancio della ristorazione", afferma Juan Francisco Montanari ideatore Pizza della Madonna, inuagurato il 4 maggio al Rione Monti.
Il crollo dei consumi fuori casa con la chiusura forzata di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi ha un effetto negativo a valanga sull’agroalimentare nazionale.
Gruppo Salov, una delle più grandi realtà aziendali del settore oleario mondiale, ha confermato il trend di crescita. La realtà lucchese ha chiuso il 2019 con un fatturato netto consolidato di 275,7 milioni di euro, +7%.
Valsoia, azienda italiana specializzata in prodotti alimentari salutistici, entra nel settore degli integratori alimentari. Il mercato oggi vale 3,3 miliardi ed è principalmente concentrato in farmacia (90%).
Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo conferma le ottime performance per il vino regionale che supera, per la prima volta, quota 100 milioni di bottiglie. Il trend positivo continua anche nel primo trimestre 2020 e il Montepulciano
TheFork lancia i dining bond per supportare la ristorazione con il sostegno delle principali associazioni di settore.
L'azienda specializzata nel settore degli acquisti online supporta i suoi partner della ristorazione attivando il servizio di consegna a domicilio. Oltre 240 ristoranti hanno aderito.
Il Consorzio Chianti scommette e rilancia con 6 milioni di euro da destinare alla promozione in Canada e Stati Uniti, bacini target cruciali per l'area extra-Ue.
"Servono subito i contributi a fondo perduto e un piano condiviso per ripartire”, afferma Roberto Calugi, direttore generale Fipe.