Il Parmigiano Reggiano vince contro Campbell’s

Davide contro Golia. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano costringe il colosso americano a cambiare le etichette.

Ancora una vittoria del Consorzio del Parmigiano Reggiano contro inganni e frodi ai danni della Dop. Questa volta si tratta del colosso americano delle zuppe Campbell’s, con un fatturato di 8 miliardi. L’azienda eliminerà dalle etichette qualsiasi riferimento al re dei formaggi.

Sulla linea di sughi “Prego” erano infatti visibili foto di porzioni di formaggio con i noti puntini che vengono impressi all’origine su ogni forma di Parmigiano Reggiano.

I sughi Campbell’s, inoltre, riportano in etichetta l’ingrediente parmesan che nulla ha a che vedere con l’originale prodotto Dop italiano. Per questo motivo, il Consorzio si è opposto e ha richiesto all’industria conserviera statunitense di rimuovere le immagini in quanto ingannevoli per gli acquirenti.

Il Parmigiano Reggiano, essendo una Dop, può essere prodotta solo in zona tipica: nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, parte di Bologna e di Mantova. Inoltre, l’utilizzo del marchio di origine (i famosi puntini riportanti la denominazione: “Parmigiano Reggiano”) possono essere riferiti solo all’autentico prodotto italiano.

Non è la prima battaglia che il Consorzio affronta e vince.

Risale a qualche mese fa il ricorso depositato contro la Kraft Foods Group Brands che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda (clicca qui).

“Il Consorzio Parmigiano Reggiano è attento e pronto a combattere ogni frode – ha evidenziato il presidente Nicola Bertinelli (nella foto) -. Questo successo alimenta la nostra fiducia nella battaglia per la difesa del ‘parmesan’ che stiamo conducendo da decenni, prima in Europa e ora nel Mondo”.

Leggi l’articolo: Italian Sounding, fake parmesan da Sefridges (clicca qui).

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