Nel 2024 il fatturato del Gruppo Callipo ha raggiunto i 100 milioni di euro. Per la prima volta in 112 anni di storia. Il Gruppo, che occupa nel complesso oltre 420 lavoratori, comprende oltre alla Callipo Conserve Alimentari altre 7
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A quasi un anno dall’apertura della filiale indipendente italiana di Grupo Consorcio – azienda attiva nel mercato delle conserve di tonno bianco, delle acciughe di alta qualità e uno dei principali marchi nel mercato del
Grupo Consorcio, azienda spagnola attiva nel mercato delle conserve ittiche, ha pubblicato la settima edizione del report di sostenibilità, per la prima volta anche in italiano, dopo l’apertura, a gennaio 2024, della sua prima sede
Grupo Consorcio, attivo nel segmento premium del mercato delle conserve ittiche, aprirà a Milano una filiale da gennaio 2024. Inizierà a distribuire i suoi prodotti in modo autonomo in Italia attraverso la filiale con una propria
La Zarotti di Parma, specializzata in conserve ittiche (tonni, alici, acciughe, sgombri), chiude l'anno con un +23% di fatturato, raggiungendo 39,6 milioni di euro.
Una selezione della ricca gamma di prodotti Angelo Parodi, di proprietà dell’azienda genovese Icat Food, da ora è disponibile in un click.
L’industria italiana, con una produzione di 74mila tonnellate di tonno in scatola, è seconda in Europa. Il prodotto viene consumato dal 93% della popolazione, per quasi un italiano su due con una frequenza settimanale.
Callipo Conserve Alimentari mette a disposizione degli oltre 200 dipendenti un plafond di un milione di euro, per affrontare spese sanitarie e familiari.
L’azienda calabrese investe nell’insegnamento di un antico mestiere tradizionale. Partito in via sperimentale nel 2015, si concretizza il percorso di formazione on the job promosso da Callipo. L’azienda di conserve ittiche ha avviato
Callipo, la prima azienda in Calabria e tra le prime in Italia a inscatolare tonno rosso del Mediterraneo, festeggia i suoi 105 anni: la realtà nasce il 14 gennaio 1913 quando Giacinto Callipo, commerciante e “armatore di paranzi”,