Reolì: l’ olio extravergine da oggi si spalma

L’”oro verde” solidificato Reolì è una rivoluzione per l’industria dolciaria e potrebbe sostituire l’olio di palma, oltre che burro e margarina, in molte preparazioni alimentari

di francesca corradi

Le startup food tech continuano a proporre soluzioni di varia natura e tipologia ma certamente lo sviluppo di alternative vegetali a cibi che sono tradizionalmente di origine animale, sta crescendo esponenzialmente. L’obiettivo principale però è quello di arrivare a realizzare cibi salutari, rispettosi dell’ambiente e soprattutto accessibili a tutti. Questa è anche la missione di Reolì, una delle sette startup internazionali finaliste del FoodTech Accelerator, coordinato da Deloitte Officine Innovazione. La realtà calabrese nell’ambito dell’alternative ingredients realizza e vende prodotti che si basano sulla solidificazione dell’olio di girasole o d’oliva, e dell’evo mantiene tutte le caratteristiche benefiche come i pochi grassi saturi, la naturale assenza di lattosio e colesterolo animale e la ricchezza di polifenoli e di sostanze antiossidanti.

L’iniziativa è nata quattro anni fa da una ricerca dell’Università della Calabria portata avanti da un gruppo di giovani ricercatrici. Una volta costituita la società si è iniziato a ingegnerizzare il processo produttivo, dopodiché si è costruito l’impianto a Corigliano Calabro.

La startup è costituita da altre quattro società che fanno riferimento a un gruppo di imprenditori calabresi dell’agroalimentare, a un manager veneto con esperienza nella gdo e allo spin-off Universitario in cui è presente il gruppo di ricerca universitario. Tra i suoi prodotti quello di punta è senz’altro Reolì Olive Ghee: realizzato con la concessione del brevetto universitario per 20 anni e in esclusiva. Si tratta di una crema di oliva 100% vegetale e biologica, in grado di rendere stabili le caratteristiche nutrizionali e le proprietà salutistiche dell’olio extravergine di oliva. Con i soli suoi tre ingredienti vegetali e biologici (76% olio extravergine, burro di cacao e lecitina), può essere spalmato sul pane o utilizzato nella preparazione di dolci e panificati. Esiste anche la versione con l’olio di girasole e, rispetto ad altre margarine vegetali, ha anche una bassa percentuale di acqua, il che lo rende più ricco e consistente.

 

L’olio evo spalmabile Reolì, potenziale sostituto dell’olio di palma, diventa quindi un ingrediente che potrebbe far gola sia all’industria alimentare e dolciaria che a laboratori di pasticceria, horeca e punti vendita salutistici. In Italia i prodotti Reolì per il momento si trovano in vendita in una trentina di negozi bio nel Nord Italia inoltre sono utilizzati in diversi laboratori di pasticceria e di panificazione. Il prezzo è di circa 13 euro al kg, come il burro di qualità, con una shelf life di sei mesi.

«L’investimento nella startup ha raggiunto i due milioni di euro, senza attingere ai fondi comunitari o regionali, due terzi provenienti da soci mentre un terzo da un prestito bancario. Ancora le produzioni sono limitate, ma l’impianto è in grado di produrre fino a 5mila tonnellate di prodotto all’anno con cui contiamo di raggiungere entro i quattro anni 3,5 milioni di euro di fatturato a regime», spiega Eugenio Luigi Conforti (nella foto), Presidente di Reolì.

E Conforti anticipa: «Posso dirvi che abbiamo iniziato da pochissimo le esportazioni in Arabia Saudita e nel Regno Unito e che stiamo per inviare il primo container negli Stati Uniti e in Canada».

Ma qual è il futuro di Reolì? «Innanzitutto allargare la gamma di prodotti a nostro marchio sviluppando ad esempio una versione da utilizzare nelle creme spalmabili alla nocciola», rivela Conforti. Reolì prevede inoltre di consolidare il suo rapporto con i colossi industriali italiani e i grandi gruppi di distribuzione organizzata. «Vogliamo superare i confini e conquistare il Nord Europa, dove il consumo di burro e margarine è alto e dove noi possiamo rappresentare un’alternativa di valore, dal punto di vista nutrizionale».

ARTICOLO ESTRATTO DA MAG N.121 A PAGINA 158.

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