Prosecco: le sue colline dichiarate patrimonio Unesco

Le colline del prosecco sono il 55esimo sito italiano patrimonio dell’umanità. L’Unesco lo ha annunciato con un tweet.

Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono a tutti gli effetti il 55mo sito italiano iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. La decisone del World Heritage Commettee è stata diffusa ieri durante la 43esima sessione in corso a Baku, in Azerbaigian, dal 30 giugno al 10 luglio sotto la presidenza di Abulfas Garayev, ministro della Cultura dell’Azerbaigian.

Con delibera unanime dei 21 Stati membri del comitato è stato riconosciuto il valore universale di un paesaggio culturale e agricolo unito a un’attività produttiva di eccellenza. Si tratta di un luogo che l’uomo ha saputo valorizzare ed esportare (leggi qui i dati commentati da foodcommunity.it).

Gli italiani brindano quindi all’attesa decisione che arriva dopo la candidatura, nel 2010, e la bocciatura dell’anno scorso, quando l’iscrizione saltò per due voti (Spagna e Norvegia) portando al rinvio.

Delle 464 milioni di bottiglie doc vendute nel 2018, prodotte su oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, circa 2 su 3 sono state vendute all’estero.  “La Gran Bretagna (come raccontato su foodcommunity.it) – fa notare Coldiretti – è di gran lunga il Paese che ne consuma di più”.

L’aumento record del 21% delle vendite nel 2019, conferma che il prosecco è il vino made in Italy maggiormente esportato, e questo titolo darà un ulteriore spinta all’economia delle bollicine del Belpaese.

 

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