Granarolo: fatturato 2018 da 1,3 miliardi, +2,3%

Approvato il bilancio Granarolo: ebitda a 76,1 milioni di euro e dividendo pari a 12,5 milioni di euro (0,16 euro per azione). Nel 2018 la potenzialità produttiva italiana ha superato i 12 miliardi di tonnellate di latte.

Per Granarolo – società controllata dalla cooperativa Granlatte per il 77,48% delle azioni, Intesa Sanpaolo 19,78% e Cooperlat 2,74% – ha chiuso il 2018 con un fatturato consolidato di 1,3 miliardi di euro, in crescita del 2,3%.

L’incremento più significativo del fatturato deriva dal consolidamento delle vendite di Midland Food Group UK, società acquisita nel corso del 2018. La variazione del fatturato a perimetro costante e al netto dell’effetto cambi (-2,0%), è dovuta principalmente a una diminuzione di costo delle principali materie prime.

Il mercato estero vale il 32% del fatturato totale e risulta in crescita del 2,3%, in particolare in Unione Europea, in cui le vendite sono aumentate del 20%. L’internazionalizzazione del Gruppo consente la valorizzazione del latte di filiera compensando in parte il contesto italiano di mercato che registra ancora nel corso del 2018 un decremento dei volumi pari a -4,8% sul fresco a volume e -3,4% a valore e -3,3% sul latte uht a volume e -2,2% a valore.

Il cda di Granarolo propone all’assemblea un dividendo di 12,5 milioni di euro. Dal 2010 ad oggi ha distribuito ai propri azionisti 62,4 milioni di euro di dividendi.

“Filiera, innovazione, internazionalizzazione, ed efficientamento sono le quattro le parole d’ordine del piano che abbiamo approntato. Il nuovo Direttore Generale Filippo Marchi e un board coeso ha riportato al centro la nostra icona, il latte, insieme alla filiera più grande d’Italia, l’unica che possa contare 700 stalle certificate sul benessere animale –  ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo -. La potenzialità produttiva italiana ha abbondantemente superato i 12 miliardi di tonnellate di latte nel 2018. La crescita lascia intravedere per il prossimo futuro nuovi scenari sia sul fronte nazionale in chiave innovazione, sia sul fronte internazionale, dove la richiesta di prodotti lattiero caseari italiani è in aumento”.

L’innovazione oggi contribuisce per il 20% del fatturato ed è rappresentata principalmente dagli snack, dal biologico, dai prodotti funzionali. Si tratta di prodotti senza lattosio, con meno sale e meno grassi, ma anche di packaging innovativi e sbocchi su mercati non presidiati come gli snack o il baby food per un mercato come la Cina.

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