Al via il progetto europeo “sustainolive”

Per la coltivazione sostenibile dell’olivo scendono in campo università e isitituzioni con l’inziativa “sustainolive”

Nei giorni scorsi è stato siglato il progetto europeo Prima “sustainolive” che mira a sviluppare criteri e metodi moderni per uno sviluppo sostenibile della coltivazione dell’olivo e per la produzione di olio d’oliva di qualità.

La durata del progetto sarà di 48 mesi, nel corso dei quali saranno organizzati eventi di comunicazione e di training che si terranno anche all’Università di Parma. Durante le attività verranno considerate tutte le soluzioni tecnologiche innovative (STS) per migliorare la resilienza delle piante. Verranno sperimentate  inoltre nuove tecniche di economia circolare in cui un ruolo importante sarà affidato alla raccolta di residui di potatura, alla loro trasformazione in loco in biochar e alla sua dispersione.

Oltre a Cidea e all’Università di Parma al progetto “sustainolive” partecipano altri due partner accademici italiani, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Università Mediterranea di Reggio Calabria. Come partner commerciali aderiranno invece Associazione italiana per l’agricoltura biologica e Unaprol, Consorzio Olivicolo Italiano.

L’unità operativa di Parma è composta dai professori Nelson Marmiroli, Elena Maestri, Marta Marmiroli, Marina Caldara e dalla dott.ssa Caterina Agrimonti.

 Il coordinatore del progetto è il Prof. Roberto Garcia-Ruiz del Centro per Studi Avanzati sull’Olivo (CEA Olivar) dell’Università di Jaén (Spagna). Al progetto partecipano anche istituzioni estere del Mediterraneo quali Tunisia, Marocco, Portogallo, Grecia.

 

 

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