Fipe: dal food delivery 350 milioni per la ristorazione italiana
Fatturato in aumento del 69% rispetto al 2017 e previsioni di ulteriore crescita nel 2019
L’online food delivery riveste un ruolo sempre più importante nella ristorazione. Dal “Rapporto Ristorazione 2018 – I nuovi stili alimentari degli italiani” di Fipe, presentato lunedì 29 gennaio, il servizio di cibo a casa registra un fatturato di 350 milioni di euro nel 2018, in aumento del 69% rispetto al 2017.
“Il Rapporto Fipe – spiega Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italia – dimostra che la domanda di cibo on line risponde a esigenze diverse rispetto all’esperienza che il consumatore cerca e trova nei ristoranti: esigenze legate a necessità di chi deve o preferisce restare a casa. In ogni caso, l’elemento che unisce chi va al ristorante o chi preferisce ordinare da casa è la qualità del cibo che resta l’aspetto più importante nelle scelte dei consumatori”.
Lo studio ha stilato anche un identikit dei maggiori fruitori italiani del servizio: sono anzitutto giovani e senza differenze significative tra gli uomini e le donne. Per quanto riguarda le aree geografiche il fenomeno è al momento radicato più al nord che al centro-sud, con la Lombardia che nel 2018 si è imposta come regione dove risiedono il maggior numero di consumatori.
Tra gli aspetti più interessanti della ricerca Fipe emerge che i cibi preferiti da chi ordina a domicilio sono sani e salutari, provenienti dagli oltre 200 ristoranti sempre disponibili tra Roma e Milano, due delle 34 città dove il servizio è oggi presente, e dalla presenza nella piattaforma di 308 ristoranti che offrono piatti e menù vegetariani, 206 vegani e 135 senza glutine. Nello specifico il piatto più ordinato dell’anno appena trascorso si è rivelata la Poke Bowl, specialità hawaiana a base di riso e pesce crudo. E il 2019 mostra già, almeno sotto il profilo dell’attenzione alla linea, alcuni aspetti di continuità con l’anno precedente, non senza qualche innovazione: veg meat, beyond burger, e una maggiore attenzione alla frutta, tra cui il cocco e il dragon fruit, sono sono infatti le abitudini emergenti per il nuovo anno.