Cosaporto, il delivery delle eccellenze

Cosaporto nasce a settembre 2017 dalla mente di Stefano Manili (nella foto), 48enne con un lungo passato da manager in una multinazionale americana.

L’idea di Cosaporto è di creare una startup in grado di offrire un servizio di consegna in cui a fare la differenza è proprio la ricerca a monte del partner, che deve avere un prodotto di qualità, (cibo ma anche vino, fiori e oggetti design). Con un click, quindi, si può decidere di far recapitare il regalo a chi ci ospita, per fare “bella figura”, o anche a sé stessi in ogni punto della città e in meno di un’ora, in alcuni casi anche in tutta Italia o all’estero. Il tutto viene, inoltre, accompagnato da un bigliettino personalizzato scritto a mano o addirittura da un messaggio audio. Il cliente paga il prodotto acquistato sul sito quanto in negozio, più una piccola spesa di spedizione.

 

 

“Con il nostro servizio – spiega Manili – ci rivolgiamo anche alle aziende alle quali offriamo la possibilità di organizzare coffee break e pranzo di lavoro decisamente ricercati ma anche un catalogo di regalistica per clienti o dipendenti con una scelta di prodotti che si possono spedire comodamente in tutto il mondo”.

La fascia di mercato dell’azienda è medio-alta e il 70% sono donne, di età compresa tra 30 e 50 anni, professioniste lavoratrici e mamme. Il 50% degli ordini è da ricondursi a occasioni o eventi speciali e il 12% supera i 100 euro di spesa.

La struttura organizzativa di Cosaporto è molto snella. Ai tre manager – ceo, coo e business development manager – si aggiunge un team tutto al femminile che si occupa di marketing, customer care e commerciale dedicato al B2B, e una city manager per ciascuna città, che si occupa dello sviluppo dell’offerta e delle relazioni commerciali e di sviluppo con i negozi partner: 12 dipendenti in tutto.

La startup ha conquistato anche nomi d’élite della ristorazione italiana, che altrimenti non avrebbero considerato il servizio delivery.

 

Su Cosaporto ci sono, infatti, anche grandi firme della cucina, in esclusiva: con il pollo fritto, le bombe e il pane; Heinz Beck e il milanese Attimi, con torte e coffee break o light lunch per le aziende; Aimo e Nadia e il progetto Vòce, con colazioni in famiglia e in ufficio, focacce gourmet e panettoni di alta pasticceria.

A Gabriele Bonci, tra i quality partner di Roma si sono aggiunti anche i fratelli Roscioli. Pizza, maritozzi, e pane in tutte le sue declinazioni, ma anche box realizzati esclusivamente per i clienti di Cosaporto, una combinazione di prodotti studiata per il momento dell’aperitivo. E poi ancora i kit per una “fai da te” con le ricette della tradizione romana: amatriciana, carbonara, cacio e pepe, perfetti per un regalo “gourmet”.

Tra i nuovi progetti della startup c’è…

CONTINUA A LEGGERE LA NOTIZIA SUL MAG 131, A PAGINA 152.

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