Le ostriche italiane continuano a crescere, +20%

Aumenta, a doppia cifra, la vendita di ostriche italiane sempre più richieste sia per la maggiore qualità e fiducia dei consumatori sia a causa di un’epidemia di gastrointerite, che ha colpito gli allevamenti francesi.

Secondo Fedagripesca, il segreto del recente successo delle ostriche italiane è la qualità delle acque di allevamento, fattore che è mancato in diversi impianti francesi per un’epidemia di gastroenterite.

Una contaminazione da norovirus ha, infatti, causato un maxi-blocco della produzione di ostriche allevate in diverse zone della Normandia dal 3 gennaio e in Bretagna dal 18 dicembre. Un divieto non ancora rientrato, che ha causato in Francia diversi casi di gastroenterite. La causa, almeno secondo il Comitato regionale di molluschicoltura francese, sarebbe l’inquinamento causato dagli scarichi costieri, favorito da basse temperature e piogge intense che hanno alimentato gli impianti di depurazione.
L’Italia, dopo la Francia, è tra i principali consumatori di ostriche quasi tutte però importate perché la produzione nostrana non supera le 170 tonnellate l’anno, contro le 120mila tonnellate francesi.
Armando Tandoi (nella foto), ceo di Oyster Oasis, specializzata nell’importazione e distribuzione di oltre 200 i tipi di ostriche in tutta Italia e che ha lanciato sul mercato l’ostrica di San Michele, ha commentato la notizia ai microfoni di foodcommunity.it.
“Il +20% di richieste di ostriche italiane rappresenta una cifra ancora irrisoria che corrisponde a poche tonnellate di merce ma conferma la tendenza sia di una maggiore fiducia nel prodotto nazionale, anche dal punto di vista di controllo sanitario, sia della maggior qualità che gli allevatori italiani riescono a fare”.

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