Si torna a stappare bollicine, consumi +20%
Il risultato – afferma Coldiretti – è un aumento degli acquisti casalinghi di prodotti alimentari che su base annua è stimato pari al 6%.
Una crescita che non compensa però il crollo del 66% a maggio, secondo Confcommercio, del fatturato in alberghi, bar e ristoranti, che ha avuto un pesante effetto valanga anche sul made in Italy. Dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche salumi e formaggi di alta qualità sono stati colpiti pesantemente.
“Non a caso sei aziende agroalimentari su 10 (57%), secondo l’Indagine Coldiretti/Ixe’, hanno registrato una diminuzione dell’attività”, sottolinea Coldiretti.
“Il taglio dell’Iva sul vino e sui principali prodotti alimentari sarebbe importante per spingere i consumi – sostiene il presidente Ettore Prandini -. Si tratta di una misura importante per aiutare il numero crescente di cittadini che si trovano in difficoltà anche per l’acquisto di beni essenziali.
La spesa alimentare è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi. I consumi rappresentato qundi un elemento importante per la ripresa dell’economia.