Allarme liquidità per quattro cantine su dieci

Brusco crollo del fatturato per il 39% delle cantine. L’allarme liquidità mette a rischio il futuro del vino italiano che impiega 1,3 milioni di persone e ha un giro d’affari di 11 miliardi.
Coldiretti ha elaborato un piano salva vigneti per far fronte alle gravi difficoltà delle cantine e del settore, generate dall’emergenza coronavirus.

 
A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, è stata la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, bar, e ristoranti avvenuto in Italia e all’estero con un forte calo delle esportazioni. Il tutto è stato aggravato anche dalle difficoltà logistiche.

“Senza vendite – precisa la Coldiretti – le aziende non riescono a far fronte ai pagamenti e a finanziare il ciclo produttivo che non si può fermare.  Le misure messe in campo con il blocco delle rate di mutui, prestiti, tasse, contributi sono certamente utili ma non bastano” afferma Coldiretti.

L’associazione chiede di mettere a disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato. La somma, pari a una percentuale del fatturato dell’anno precedente, verrebbe erogata attraverso le banche.

“Un intervento veloce e semplice che dovrebbe essere garantito indipendentemente dalla dimensione aziendale. A questa va aggiunta – precisa Coldiretti – anche una compensazione a fondo perduto sulle perdite subite sotto forma di “risarcimento del danno”.

Infine, per l’assocazione occorre trovare risorse aggiuntive comunitarie e nazionali per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia.

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