“Gragnano città della pasta” diventa consorzio di tutela
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo Stato riconosce l’importanza di una realtà campana che produce ogni anno un milione di quintali di pasta dalle trafile al bronzo locali, per il 75% destinata all’estero.
Il Consorzio Gragnano Città della Pasta diventa formalmente “di tutela”. Nato nel 2003 dall’unione di 14 aziende storiche produttrici di Pasta di Gragnano, l’associazione ottiene un nuovo strumento per far crescere ancora di più una realtà produttiva da 3.500 quintali di pasta Igp quotidiani (tre milioni di piatti) in un territorio di meno di 15 kmq.
Il boom dei prodotti italiani degli ultimi anni ha visto il Consorzio segnare un aumento del fatturato del 7,2% nel biennio 2016/2017, con un trend positivo continuato anche nel 2018. Dati che mettono oggi l’Igp all’undicesimo posto tra le certificazioni nazionali, a valore.
Un successo che poggia anche sulla singolare struttura imprenditoriale del luogo. I 300 milioni di fatturato totale dei soci del Consorzio si ripartiscono tra piccole realtà artigianali e top player del mercato: Pastificio Garofalo, Pastificio Liguori, Pastificio Antonio Massa, Pasta d’Aragona, Pastificio D’Aniello, il Re della pasta, Premiato Pastificio Afeltra, Il Mulino di Gragnano, La Fabbrica della Pasta, Antiche Tradizioni di Gragnano, Pastificio Di Martino, Pastificio dei Campi, Cooperativa Pastai Gragnanesi, L’oro di Gragnano.
“La pubblicazione in Gazzetta, che riconosce ufficialmente il Consorzio, darà nuovo impulso alla nostra attività – ha dichiarato Massimo Menna, Presidente del Consorzio –. Questo importante risultato è un grande stimolo a lavorare sempre di più per la valorizzazione della Pasta di Gragnano e della Città della Pasta sia in Italia che all’estero”.