The World’s 50 Best Restaurants: il primo posto va a Il Mirazur di Colagreco
Il ristorante Mirazur di Mauro Colagreco si è guadagnato il gradino più alto del podio dei The World’s 50 Best Restaurants 2019. Due posizioni per l’Italia con Crippa e gli Alajmo.
Le stelle del mondo della ristorazione si sono riunite il 25 giugno 2019 per la premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants 2019 nella cornice del Marina Bay Sands a Singapore. L’evento che si è appena celebrato ha visto 26 paesi dei cinque continenti premiati con un posto nella lista. Il Mirazur, di Mentone (Francia), si è aggiudicato il titolo The World’s Best Restaurant 2019 e lo chef Mauro Colagreco è salito sul palco per ritirare il anche il premio del The Best Restaurant in Europe 2019.
L’Italia è presente con Piazza Duomo di Enrico Crippa a Alba, al numero 29, e Le Calandre di Max e Raffaele Alajmo a Rubano, alla 31esima posizione. Il ristorante italiano Lido 84 dello chef Riccardo Camanini (nella foto, a destra) si è aggiudicato il premio del Miele One To Watch Award 2019, un ristorante che possiede il potenziale per fare la differenza nelle classifiche dei prossimi anni.
Subentrando alla posizione numero uno, al posto dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ascesa al gruppo Best of the Best nella hall of fame, il Mirazur ha scalato la cima dalla terza posizione nel 2018. Nel 2017 il ristorante si era classificato al quarto posto nella lista. Il Mirazur di Colagreco è affiancato sul podio dal Noma di Copenaghen (Danimarca) e dall’Asador Etxebarri, medaglia di bronzo, ad Atxondo (Spagna).
L’Osteria Francescana, che nel 2018 vinse il titolo di The World’s Best Restaurant, è quest’anno ascesa alla categoria Best of the Best con gli altri sei ristoranti che hanno raggiunto la prima posizione nella storia della lista.
La Spagna è in prima linea con i suoi sette ristoranti presenti nei The World’s 50 Best Restaurants, di cui tre nella top 10: l’Asador Etxebarri, il Mugaritz, e il Disfrutar. Fuori dalla top ten, l’Azurmendi (Larrabetzu) ha scalato 29 posti fino ad arrivare al numero 14 per vincere il Westholme Highest Climber Award 2019. Anche la Francia è rappresentata da cinque ristoranti di tutto rispetto che figurano nella top 50, tra cui l’Arpège, il Septime, l’Alain Ducasse au Plaza Athénée, l’Alléno Paris au Pavillon Ledoyen, così come il Mirazur.
Gli Stati Uniti contano sei ristoranti nella lista mentre la Danimarca vanta due dei primi cinque riconoscimenti, con il Noma e il Geranium, entrambi di Copenaghen. Anche il Perù è tra i primi dieci posti nella lista con ristoranti di Lima, tra cui vi sono il Central e il Maido. Il Messico vanta anche due posti al vertice della lista così come il Regno Unito, l’Italia, il Giappone, la Cina, la Thailandia e la Russia.
Alain Passard dell’Arpège di Parigi, in ottava posizione, vince il Chefs’ Choice Award, sponsorizzato da Estrella Damm. Il premio The Art of Hospitality Award, sponsorizzato da Legle, viene assegnato al Den di Tokyo, in undicesima posizione. Tra i ristoranti asiatici ci sono anche il Gaggan (in quattordicesima posizione) di Bangkok, nominato The Best Restaurant in Asia, e l’Odette, al diciottesimo posto, dalla città ospitante di Singapore. Il The Test Kitchen di Città del Capo, è invece stato nominato The Best Restaurant in Africa.
Il Schloss Schauenstein, a Fürstenau Svizzera (numero 50), si aggiudica il Sustainable Restaurant Award 2019. Questo premio è stato aggiudicato attraverso un’ispezione indipendente condotta dalla Food Made Good Global, divisione internazionale della Sustainable Restaurant Association, che valuta le strutture nella lista di 120 ristoranti che si auto-nominano per il premio sulla base di criteri di sostenibilità stabiliti.
Jessica Préalpato, capo pasticciere di Alain Ducasse au Plaza Athénée (No.16) a Parigi, riceve il The World’s Best Pastry Chef Award, sponsorizzato da Sosa. L’etica innovativa di Préalpato si basa sulla creazione di dolci naturali con prodotti di stagione dal sapore deciso, ma a basso contenuto di zuccheri e grassi.
I seguenti ristoranti sono stati nominati numero uno nei The World’s 50 Best Restaurants dalla nascita della lista e quindi non potevano ricevere voti nel 2019 o successivamente:
• El Bulli (2002, 2006-2009)
• The French Laundry (2003-2004)
• The Fat Duck (2005)
• Noma – sede originaria (2010-2012, 2014)
• El Celler de Can Roca (2013, 2015)
• Osteria Francescana (2016, 2018)
• Eleven Madison Park (2017)
“Quest’anno siamo entusiasti di vedere il Mirazur aggiudicarsi il primo posto, dopo essere salito dal posto numero 35 nella classifica dal suo debutto nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants nel 2009. Assistere al suo progresso è stato fantastico — ha commentato William Drew (nella foto al centro), il direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants –. Questo è stato un anno di crescita meravigliosa per l’intera lista, con così tante nuove entrate da tutti gli angoli del mondo. Siamo altrettanto lieti di dare il benvenuto ai sette ristoranti che in precedenza hanno occupato la posizione numero uno nella nuova categoria Best of the Best”.