Ristoranti stellati, solo il 13% ha riaperto i battenti

Il coronavirus ha travolto anche il settore delle guide gastronomiche ma secondo Gwendal Poullennec (nella foto), alla guida della Michelin, il lavoro dei critici deve procedere come prima della pandemia.

Al momento, però, ha riaperto solo il 13% dei ristoranti stellati dislocati in 32 Paesi. La decisione della Rossa di riprendere da dove si era lasciato è stata criticata da avversari ed esperti. Molti giudicano la mossa ingenerosa verso chef che hanno già subito gravi perdite dalle chiusure forzate e adesso potrebbero perdere anche la tanto agognata stella.

Si sa ormai che per l’Italia e il Brasile le edizioni 2021 potrebbero uscire solo nel prossimo mese di aprile.

La principale concorrente della Guida Michelin, Gault & Millau, ha invece deciso di avere un approccio diverso e di aiutare i ristoranti più in crisi. Secondo il direttore Jacques Bally i critici dovranno includere nei giudizi “ciò che è stato fatto e cio’ che deve essere fatto”.

La guida di Bally darà inoltre spazio a quegli chef che hanno dimostrato una “coscienza sociale” durante la crisi e quelli che hanno sperimentato con il take-away o la cucina a casa dei clienti durante il lockdown.

“La cucina post coronavirus – prevede il direttore di Gault & Millau – sarà meno pretenziosa. Più umile, a misura d’uomo, con ingredienti stagionali che arrivano da produttori locali”.

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