CNA: lievita il mercato della pizza, le attività crescono dell’1,1%

In Campania si contano oltre 17mila esercizi mentre la regione in cui aprono più locali, in proporzione, è la Valle d’Aosta, con il 55,8% di locali avviati in più rispetto al 2018.

Secondo il Rapporto congiunturale del mercato e consumo della pizza in Italia, a cura del CNA (Confartigianato) Alimentare, il settore è uno tra i più virtuosi dell’economia italiana. Lo confermano i numeri: la produzione giornaliera è di circa otto milioni di pizze al giorno per un totale di oltre due miliardi di pizze all’anno. I pizzaioli impiegati in queste attività sono circa 110mila, una cifra che arriva a 200mila nei fine settimana.

Crescono anche le attività che producono e vendono pizza nel Bel Paese si tratta di 128248 realtà ovvero + 1,1% sul 2018. Nello specifico: panetterie 14.797, gastronomie/pizzerie 7.123, rosticcerie/pizzerie 15.380, pizzerie, asporto 14.579, bar pizzeria 36.502, ristoranti, pizzeria 39.867. Aumentano, rispetto al 2018, sicuramente le attività che producono pizza per il cosiddetto “consumo veloce” come le pizzerie d’asporto +1,9%, le rosticcerie pizzerie +1,6%, le gastropizzerie +2,6%, bar pizzeria +0,4% e le panetterie +4,5%.

Alla regione Valle d’Aosta va la medaglia d’oro per l’incremento del prodotto pizza sul 2018 con un +55,6%. Per distribuzione territoriale è invece l’Abruzzo ad occupare il gradino più alto del podio con un esercizio ogni 263 abitanti. La Campania è prima per numero di attività che producono pizza con 17.401 esercizi, un locale ogni 335 abitanti, pari a 13,6% del totale. In particolare: 2201 panetterie, 751 gastropizzerie, 3354 rosticcerie-pizzerie, 1876 pizzerie d’asporto, 4480 barpizzerie, 4739 ristopizzerie. La regione è inoltre quinta per numero di pizzerie rispetto agli abitanti.

 

Nella foto la pizza di Cocciuto.

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