Nestlé investe in formazione: 22mila i giovani coinvolti

Per arginare la disoccupazione giovanile, che coinvolge 70 milioni di ragazzi, è stato avviato il programma «Nestlé Needs YOUth». Dieci milioni di giovani di tutto il mondo, entro il 2030, avranno accesso a opportunità di lavoro.

Secondo lo studio Nestlé “Youth Employment and human capital valuation” investire in formazione dei giovani non è un costo ma un investimento che genera valore sia per l’impresa che per la società. Si stima infatti che ogni euro investito dalla multinazionale in progetti di questo tipo crei un ritorno economico di 2,3 euro per l’azienda e di 7,5 euro verso l’esterno. In poche parole un return on investment (ROI), rispettivamente, due e sette volte superiore alla cifra investita.

Il programma Nestlé Needs YOUth poggia su quattro pilastri: inserimenti diretti in azienda, stage e tirocini, attività di formazione e di orientamento al lavoro, coinvolgimento di aziende partner nel progetto Global Alliance for YOUth. Nestlé è membro fondatore di questa alleanza di cui fanno parte altri 19 grandi gruppi mondiali, fra cui Facebook, Nielsen, EY, Vodafone, Microsoft. L’obiettivo di supportare i ragazzi nel loro ingresso nel mondo del lavoro, puntando a coinvolgere nelle varie attività formative e di orientamento sei milioni di giovani in tutto il mondo entro il 2022.

I risultati ottenuti dalla multinazionale in Italia sono incoraggianti. Sono infatti oltre 22mila i giovani italiani coinvolti nel progetto Nestlé Needs YOUth e 3mila occasioni di lavoro e formazione create negli ultimi 5 anni. Nello specifico, sono 1.500 i giovani under 30 assunti in Nestlé dopo un percorso di orientamento al lavoro e altri 1.500 che hanno svolto un’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro in azienda.

«I giovani rappresentano il futuro del nostro Paese e siamo consapevoli – secondo Giacomo Piantoni, Direttore risorse umane del Gruppo Nestlé in Italia -. Auspichiamo che la cultura aziendale che si è sviluppata negli ultimi anni in Nestlé, sempre più attenta a ricercare e premiare il talento fra le giovani generazioni, possa innestarsi anche in altre imprese del nostro Paese, piccole o grandi che siano».

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