Addio a Gianluigi Morini, pioniere dell’alta ristorazione italiana

Morini è stato un antesignano della ristorazione italiana d’autore, al pari di Gualtiero Marchesi, Giorgio Pinchiorri ed Ezio Santin.

È morto all’età di 85 anni Gianluigi Morini fondatore del ristorante imolese, due stelle Michelin dal 1977, San Domenico. È stato uno dei primi luoghi pensati per far conoscere al mondo la grande cucina italiana. Il professionista, che ha scalato tutte le classifiche delle guide gastronomiche, ha mantenuto il ruolo di padrone di casa, è stato sempre presente fino al 2012. Otto anni fa ha passato poi di mano la sua stessa creatura alla famiglia acquisita ovvero i fratelli Marcattilii.

È il 7 marzo 1970 quando Morini dà vita al suo sogno, un ristorante pensato per far conoscere al mondo intero la grande cucina italiana. Un posto che ha reso indimenticabile con un’accoglienza raffinata e calorosa, un’atmosfera fuori dal tempo, una cantina infinita. Il suo valore aggiunto è stato anche investire in una brigata d’eccezione. In primis Nino Bergese, “il re dei cuochi, il cuoco dei re”, e poi lo chef Valentino Marcattilii e il caposala Natale Marcattilii. Oggi Massimiliano Mascia è alla guida del ristorante.

Morini, negli anni, ha saputo mantenere “il focus su quattro assi cardinali che lo contraddistinguono: tradizione, memoria, ricerca e inventiva”, come lo descrive ancora oggi la Guida Michelin.

Cenare al Sandomenico – in un periodo in cui in Italia buono era sinonimo di tanto – era come come andare a Parigi alla Tour d’Argent, con l’unica differenza che si era in Emilia, in un paesino più noto per i motori che per altro.

“Con Morini nasce il ristorante che siamo onorati di portare avanti da 50 anni preservandone l’identità, lo spirito di avanguardia e il sogno di un luogo di condivisione e grande calore, quello di una famiglia che lui stesso ha voluto creare. Era e rimane un amico fraterno”, queste le parole di Natale, Valentino, Massimiliano, Giacomo e tutti i ragazzi del San Domenico.

Nella foto: Valentino e Natale Marcattilii, Gianluigi Morini e Max Mascia.

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