Ismea: +70% l’export di vino italiano in dieci anni

Nel 2018 Italia da record. Secondo Ismea +31% la produzione vino e +3,3% export nel 2018.

Secondo Ismea l’Italia conferma il suo ruolo da protagonista mondiale nella produzione di vino e consolida la sua posizione di esportatore. Con 55 milioni di ettolitri nel 2018 (+29% su base annua), di cui quasi 20 milioni indirizzati verso i mercati esteri, il vino italiano ha registrato una crescita del 31% nella produzione.

Con un valore record dell’export di 6,2 miliardi, il Belpaese mantiene il secondo gradino del podio dei maggiori fornitori mondiali, alle spalle della Francia. Un ruolo frutto della crescita robusta delle esportazioni nell’ultimo decennio, con un incremento del 70%. A trainare le esportazioni del settore, lo scorso anno, sono stati i vini Dop con un aumento del 13% in volume e del 12% in valore. Battuta d’arresto invece per le bottiglie Igp (-23% le quantità e -15% il giro d’affari), e i vini comuni (-22%).

Anche sul fronte dei consumi interni, andamento positivo per i vini fermi, +4,6%, e soprattutto gli spumanti,+5,4%.

Per il 2019 molto dipenderà dalla Brexit. Secondo le elaborazioni Ismea infatti, con 336 milioni di euro e una quota del 47% del mercato, prosecco e spumante tricolore hanno scalzato nel Regno Unito lo champagne francese, posizionandosi al primo posto tra le bollicine acquistate oltremanica.

Sui vini fermi l’Italia è, invece, al secondo posto tra i principali Paesi fornitori.

 

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