Il mondo del vino riparte da Milano
di francesca corradi
Il mondo del vino reagisce alla crisi che ha colpito il settore e tira fuori le unghie, a Milano. Il capoluogo lombardo, ancora una volta protagonista del rilancio economico del Paese, ha ospitato il più grande evento internazionale del 2020 dedicato al settore vitivinicolo, in collegamento con sette città mondiali.
Oltre 300 eventi fisici, per un totale di 10mila presenze attive distribuite nell’arco di nove giorni, con 3mila operatori e buyer di mezzo mondo connessi in diretta. Nell’anno del Covid-19, che ha stravolto le relazioni sociali e il mondo degli eventi, la terza edizione della Milano Wine Week ha compiuto un piccolo miracolo.
Il tutto, a beneficio delle cantine e dei consorzi partecipanti che, abbattendo i confini fisici, hanno potuto interagire con un pubblico business più ampio. Sono così moltiplicate le occasioni di contatto e scambio commerciale. Linfa vitale per un settore che, solitamente, chiude oltre il 50% dei contratti durante le fiere (quest’anno annullate).
“Riparte il futuro del mondo del vino che continuerà a trovare terreno fertile per fare sistema – afferma Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week -. Questo è il modello di riferimento al servizio dell’Italia. La soddisfazione più grande è quella di essere riusciti a dimostrare che Milano è la città del vino che guarda al futuro”.
Se l’Italia del vino fa sistema e supera le logiche provinciali e regionali non la batte nessuno.