Gelato, un business da 500 milioni per la catene italiane all’estero

Secondo un recente studio effettuato dallOsservatorio Sistema Gelato, nel corso degli ultimi dodici mesi il numero di punti vendita delle cinquanta catene di gelaterie di diritto italiano, leader di mercato, è cresciuto del 7,5%. Ad aumentare sono anche le attività aperte nei mercati esteri, a conferma del sempre maggiore interesse verso il gelato made in Italy a livello globale.

Dalla ricerca emerge che, nel 2019, si è registrato un incremento del numero di punti vendita di ben 110 unità, arrivando a 1585 gelaterie, sia a gestione diretta che in franchising. Il tasso di crescita oltre confine è stato pari all’8.3% e si è passati in un anno da 372 a 403 gelaterie.

Al momento sono 75 le nuove aperture pianificate per l’anno in corso tra Italia ed estero.

Negli ultimi dodici mesi si è verificata una crescita dei Paesi esteri, con almeno una gelateria di una catena italiana, passando da 56 a 62.

Sono distribuiti tra: Europa (32.3%), Asia (18.4%), Medio Oriente (17.9%), centro e sud America (15.4%), nord America (9.2%), Africa (5.8%) e Oceania (1%).

I paesi new entry sono Israele, Giappone, Camerun, Georgia, Bahrain e Bulgaria.

Secondo le stime elaborate dall’osservatorio, i 1585 punti vendita attivi sotto il brand delle catene italiane producono un giro d’affari di 500 milioni di euro.

Le gelaterie, inoltre, ricoprono un ruolo sempre più rilevante anche per l’intera filiera dei fornitori di ingredienti e macchinari per la produzione del gelato.

Anche l’Emirato del Qatar dimostra un sempre maggiore apprezzamento per il gelato artigianale italiano. Nel paese sono infatti presenti diversi punti vendita di note catene di gelaterie italiane: Amorino con 3 punti vendita, Cioccolatitaliani, Il Gelato di Bruno e Grom con due punti vendita e Venchi con un punto vendita.

 

Fonte notizia: ICE Doha e Osservatorio Sistema Gelato

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