Corte Ue, l’aceto balsamico è solo made in Italy

Il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski ha fatto chiarezza sulla questione dell termine balsamico.

Il comparto dell’aceto balsamico, che si lega a una grande tradizione territoriale, vale per l’economia dell’Emilia Romagna oltre un miliardo di euro.

“L’Indicazione geografica ‘Aceto Balsamico di Modena Igp’ non è solo tutelata nel suo complesso ma anche contro ogni possibile evocazione che possa indurre in errore i consumatori europei. Insomma, non ci può essere un aceto balsamico “made in Germany”, o in qualunque altro Paese Ue”. Ad affermarlo il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, sollecitato da Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo. L’obiettivo delle dichiarazioni di  Wojciechowski è  fare chiarezza sulla sentenza di dicembre scorso della Corte di giustizia europea, che definiva generico il termine “balsamico”.

I produttori di Aceto Balsamico di Modena Igp, ma anche a tutta la filiera delle eccellenze agroalimentari italiane, possono dormire sonni tranquilli. Il chiarimento da parte della Commissione europea elimina, infatti, tutte le ambiguità sui tentativi di evocazione delle Indicazioni geografiche, dando forza all’intero sistema delle produzioni di qualità europee.

“Possiamo dire che la sentenza della Corte sull’Aceto Balsamico di Modena non fa riferimento all’eccellenza alimentare, i cui componenti figurativi e verbali rimangono protetti dalla normativa europea contro le evocazioni del 2012. Ora la valutazione dei casi specifici di prodotti che evocano la denominazione, rientra nella competenza dei giudici nazionali. Questi possono presentare, se necessario, una domanda di pronuncia pregiudiziale alla Corte europea”, sottolinea  De Castro.

L’Italia è riuscita a mettere un punto fermo rafforzando le tutele del comparto.

Leave a Reply

SHARE