Congusto, gli chef e i pasticceri di domani non si fermano

Si sono svolti gli esami di fine corso per gli allievi di Congusto la cui formazione è continuata anche durante il periodo di quarantena.

Si sono conclusi i corsi professionali di cucina e pasticceria di Congusto Gourmet Institute con gli esami finali. Di fronte a una commissione composta da sei membri tra chef esperti, giornalisti, influencer e imprenditori del settore, gli allievi hanno raccontato i piatti sottoponendoli all’assaggio e al giudizio dei loro esaminatori.

Eclaire, semifreddi, paste frolle e macaron sono stati, con le loro insidie, il principale banco di prova per i pasticceri. I cuochi, invecem si sono visti assegnare a sorteggio un unico ingrediente, che hanno dovuto intrepretare attingendo dalla grande dispensa dell’istituto. Paste ripiene, pesci, carni, riso e vellutate sono quindi arrivati ai giudici con il tocco personale di ogni aspirante cuoco. Le preparazioni hanno svelato intraprendenza, modernità, timori e abilità di ciascuno degli allievi.

“Siamo molto felici di essere riusciti a svolgere gli esami di fine corso in un’atmosfera rilassata – commenta Federico Lorefice, ceo di Congusto Gourmet Institute –. Come ente di formazione riconosciuto dalla Regione è fondamentale per noi lanciare un segnale positivo ai ragazzi che approcceranno la professione. Le difficoltà dei cuochi di oggi sono sotto i riflettori ma noi ci occupiamo del futuro della cucina, che è altrettanto importante. Il nostro obiettivo è fornire alle nuove leve gli strumenti e la grinta per affrontare il mondo del lavoro”.
Direttamente nelle cucine lo chef Sergio Mei si è accertato che gli allievi portassero a termine le preparazioni. Ne ha inoltre giudicato la preparazione tecnica e le capacità organizzative.

In sala, gli assaggi e la valutazione di esposizione, composizione ed estetica dei piatti è stata affidata allo chef Roberto Carcangiu, Direttore creativo di Congusto, al giornalista e presidente di commissione Simone Zeni, alla giornalista Francesca Corradi, alla foodblogger e influencer Federica Gianelli (@papillamonella) e a Francesca Tartara, Direttore Marketing di Churchill 1795, entrato a far parte della famiglia dei partner di Congusto Gourmet Institute.

Determinati, concentrati, moderni: i futuri cuochi sanno cosa vogliono e come ottenerlo. Gli allievi di Congusto Gourmet Institute coprono una ampia fascia di età, che va dai diciannove ai trentacinque anni e oltre, dimostrando che non si è mai troppo maturi per cambiare vita e trovare la propria vocazione.

Sono paradossalmente i più “anziani” tra gli allievi a mettersi maggiormente in gioco.È il caso di Luna, che a 33 anni e una professione avviata, attraverso il corso, ha sviluppato una personale visione olistica del cibo sentendosi più una gastronoma che una cuoca. Al suo eclettismo fa da contraltare la disciplina di Federico, che a diciotto anni ha scelto Congusto per acquisire maturità e rispetto dai colleghi e punta sulla concretezza dell’impegno per un futuro nell’alta cucina.

Accanto a loro c’è chi affronta la sfida con mente scientifica e chi, invece, applica le conoscenze filosofiche. C’è anche chi la vive come una vocazione e chi ritrova nel cibo la passione per l’estetica e il design.
Il minimo comune denominatore è la consapevolezza che per eccellere nel mondo del food, oggi, è utile e necessario essere versatili e far valere le proprie attitudini, sviluppandole liberamente già durante la fase di formazione.

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