Birra Peroni: record di produzione con +19,46%

Il birrificio italiano supera quota 6 milioni di ettolitri, un terzo dei quali destinati a 71 mercati internazionali. La Gran Bretagna assorbe circa il 60% delle esportazioni complessive. Il brand punta sulla sostenibilità ambientale.

Birra Peroni va a gonfie vele. Lo storico birrificio italiano ha superato  infatti quota 6 milioni di ettolitri prodotti, un aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente.  In quattro anni, dunque, la produzione complessiva è aumentata del 19,46% a fronte di una riduzione della CO2 emessa dell’11,94%. Degli oltre 6 milioni di ettolitri, più di 2,1 milioni sono stati destinati all’export, +11%. Tra i più grandi importatori figurano gli inglesi il cui mercato assorbe circa il 60% delle esportazioni di Birra Peroni.

“Il record raggiunto nel corso dell’ultimo anno è un risultato storico per la nostra azienda” ha detto Roberto Cavalli, Integrated supply shain director Italy and Europe di Birra Peroni -. A distanza di oltre 170 anni dalla fondazione, Birra Peroni continua a rappresentare una grande esperienza industriale italiana capace di essere presente e distinguersi non solo sul mercato domestico, ma anche sulla scena internazionale. Vogliamo continuare a creare lavoro e sviluppo economico per le comunità e nei territori nei quali siamo presenti ed operiamo e, attraverso investimenti mirati, vogliamo farlo in modo sempre più attento e sostenibile”.

Lo stabilimento romano di Birra Peroni è il più produttivo. Nella Capitale infatti  per la prima volta è stata superata la soglia dei 2,5 milioni di ettolitri, +10,7% rispetto al 2017. Anche il sito pugliese di Bari, si è distinto con 1,8 milioni di ettolitri prodotti e una crescita del 5,6% così come quello padovano, con un +1,2%.

L’aumento della produzione va di pari passo con il miglioramento delle performance ambientali. Nello specifico, anche grazie ai recenti investimenti realizzati nei tre siti produttivi, Birra Peroni ha diminuito la CO2 complessivamente emessa, passando dai 5,19 Kg CO2/Hl del 2015 a 4,57 Kg CO2/Hl del 2018 (-11,94%).

Positivi i risultati anche per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, energia termica e di acqua negli ultimi 4 anni. In particolare, lo stabilimento di Roma ha fatto registrare -16,9% di energia elettrica prodotta, -25,6% di energia termica e -14,1% per il consumo di acqua. A Bari la diminuzione dell’energia elettrica è stata dell’8,7%, quella dell’energia termica pari al 27,9% e il consumo di acqua è diminuito del 14,1%. A Padova, infine, il consumo di energia elettrica è scesa del 2,4%, l’energia termica del 2,6% e il consumo di acqua ha registrato una -2,7%.

Leave a Reply

SHARE