Alimentare italiano in crescita, meglio di moda e design

Il settore del food è sempre più protagonista nella vita economica del Paese.  Con un peso pari a circa il 12% del Pil italiano – oltre 130 miliardi attribuibili direttamente alle industrie e ulteriori 57 all’agricoltura – il comparto alimentare ha registrato una maggiore redditività rispetto a moda e design raggiungendo i risultati positivi del settore metalmeccanico, secondo il Food Industry Monitor 2017.

 

Da questi dati si è iniziato a discutere a “Excellence. Strategie di sviluppo nei 4 settori di eccellenza italiana: settore food”, il primo degli eventi organizzati da Zero In con la collaborazione dello studio legale internazionale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners. L’incontro del 10 luglio nella sede romana di GOP, è stata l’occasione per riflettere sull’eccellenza italiana, partendo da quella agroalimentare, e creare un tavolo al quale si sono confrontati addetti del settore e personalità del mondo istituzionale come l’Onorevole Maria Spena, Parlamentare membro della commissione agricoltura. Spena ha rimarcato il ruolo di primaria importanza del settore agricolo, che ha spazi di miglioramento, e dove la  politica deve fare di più per rafforzare e sostenere il Made in Italy, per tutelare i prodotti di nicchia e per favorire un’impresa più moderna che sappia fare spazio ai giovani, in modo da creare nuove occasioni di lavoro. L’onorevole ha inoltre sottolineato come l’aggregazione e la cooperazione delle piccole aziende sia un fattore fondamentale per competere sul mercato globale, come si legge in una nota.

 

Anche i promotori dell’evento hanno rimarcato il ruolo fondamentale dell’alimentare per tutta l’economia italiana: investimenti a lungo termine e consistenti nel settore da parte di investitori specializzati possono infatti favorire una ripresa generale delle pmi italiane, considerando che il settore dell’alimentare in Italia conta trenta nuove imprese ogni giorno, per un incremento totale di oltre l’8% dal 2012 e un numero complessivo di oltre 370 mila attività che offrono lavoro a circa 1,3 milioni di persone, almeno un decimo dell’occupazione privata italiana. Il comparto, inoltre, è tra i settori che sta offrendo le migliori performance in termini di esportazioni con ha un fatturato record di oltre 41,03 miliardi di euro, secondo i dati 2017 di Coldiretti.

 

All’incontro è intervenuto Pierluca Antolini, Managing Director del fondo IDeA Taste of Italy, gestito dalla società DeA Capital Alternative Funds Sgr “Il nostro è un fondo di investimento dedicato interamente al settore alimentare. Settore fortemente frammentato. Il cibo italiano è più conosciuto che mangiato. Il fondo facilita le aziende ad entrare nel mercato internazionale valorizzando le caratteristiche delle singole società grazie all’aggregazione e al consolidamento”.

 

“Il mercato delle acque minerali non è maturo come potremmo pensare, ma è saturo e i mercati come il nostro possono crescere solo grazie al valore e all’innovazione – ha affermato Alessandro Invernizzi, Direttore Generale di Acque Minerali -. Siamo all’alba di una grande evoluzione o involuzione. Fare la differenza spetta agli imbottigliatori”.

 

Infine, Marco de Matteis, Amministratore Delegato di Pastificio Armando, ha contributo al dibattito di un “prodotto di eccellenza” italiana presentando i nuovi progetti di espansione del Gruppo che oggi fattura circa 120 milioni di Euro, di cui l’80% all’estero, e occupa 180 addetti: “La nostra è una realtà che da 10 anni ha creato una rete di aziende agricole in Italia che coltivano grano duro. Questa rete garantisce la produzione di una pasta di altissima qualità e completamente tracciata. Il nostro è un modello che unisce industria e agricoltura per contribuire a lanciare un prodotto Made in Italy di qualità”.

 

Parallelamente, Pasquale Natella, Amministratore Delegato di EXS Search, società di executive search della multinazionale italiana del lavoro GiGroup, ha discusso della componente strategica del capitale umano nella performance aziendale, presentando l’esperienza e gli algoritmi sviluppati dalla società: “Innovazione in metodologia e supporto in strumenti digitali occorrono per valutare al meglio la compatibilità tra manager e azienda. Studiamo come i nuovi manager possono performare meglio nel mercato 4.0”.

 

L’incontro è terminato con il contributo di Luigi Salerno, Direttore Generale del Gambero Rosso e Ambasciatore del Food italiano all’estero, che ha evidenziato: “Siamo determinati a portare avanti il nostro impegno a sostegno del sistema agroalimentare italiano. Infatti, il Gambero Rosso ha tra i suoi principali obiettivi quello di selezionare, promuovere e raccontare le nostre eccellenze food&wine nel mondo, mettendo in contatto le aziende con i protagonisti della rete di distribuzione presso i mercati più significativi per l’export dei prodotti “Made in Italy”.”

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