Ubri, le catene di ristorazione fanno squadra

Con Ubri, Unione Brand Ristorazione Italiana, nasce il primo caso di sinergia tra catene di food retail concorrenti, sviluppate sul concetto di brand.
Si distinguono per essere imprenditori e imprenditrici della ristorazione, che sviluppano il business in termini di brand, con prospettive di lungo raggio e replicabili. Da tempo si frequentano condividendo idee, problemi e opportunità. Grazie all’attuale emergenza, hanno formalizzato il loro progetto in un’associazione, Ubri, il cui ingresso è riservato esclusivamente al founder o ceo dell’azienda, che vi si impegna in prima persona.

Ad oggi sono 11 le imprese coinvolte che si confrontano con tavoli già operativi su tematiche strategiche. Si va dalla digital innovation alle operations fino all’aspetto legal e finance.
Il fatturato complessivo delle catene di food retail aderenti, sviluppato nel 2019, ha raggiunto quota 200 milioni, generato da 400 locali, di cui 30 all’estero, che impegnano complessivamente 3.300 dipendenti.
Le prospettive 2020, precedenti all’attuale situazione di emergenza stimavano un’ipotesi di fatturato di 250 milioni, per 470 locali  e 4mila dipendenti.
Chiamata dalla contingenza ad esprimersi sulla fase 2 dell’emergenza, appena iniziata, Ubri ha stilato un documento di misure operative imprescindibili. Il documento, articolato in 15 punti, verrà proposto al Governo, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Il consiglio direttivo ha, inoltre, definito per ciascun rappresentante l’area di responsabilità operativamente rappresentata, creando di fatto una task force.
Presidente e vicepresidente di UBRI sono Vincenzo Ferrieri (nella foto, sopra) di Cioccolatitaliani e Antonio Civita (nella foto, sotto) di Panino Giusto. Ad oggi, 13 maggio, l’Unione ha raccolto 50 richieste di adesione.
“Abbiamo sentito la necessità di muoverci in prima persona per non vedere vanificati i risultati che i brand di catena stanno sviluppando in questi anni e, in particolare, dal 2015 – dichiara Vincenzo Ferrieri -. Riteniamo maturi i tempi perché il concetto di Sistema Italia, mai raggiunto, cominci a concretizzarsi, abbattendo quelle diffidenze se non ostilità tipiche del settore. Quello che produciamo non è solo reddito per le nostre imprese ma valore rappresentativo e strategico per il Paese, anche verso i mercati esteri. In questo periodo di emergenza lavoriamo in sinergia anche con il mercato del turismo e di tutto il sistema retail”.
“Siamo un gruppo di imprenditori che ritiene la concorrenza un valore strategico e crede che solo un progetto sinergico possa farci superare ogni sfida”, afferma il ceo di Panino Giusto.
Abbiamo sempre portato avanti le nostre sfide da soli, ora vogliamo proporre un modello strategico che possa essere replicato anche in altri settori”, aggiunge Civita.
Presidente VINCENZO FERRIERI Founder e vicepresidente di CioccolatiItaliani.
Vicepresidente ANTONIO CIVITA CEO di PaninoGiusto.
MARIA LUISA CASTIGLIONI Amministratore delegato di PaniniDurini si occupa di: Risorse umane, e-learning e formazione.
NICO GRAMMAUTA Direttore generale di Bowls and More si occupa di: Amministrazione, controllo di gestione e rapporti con gli associati.
GIOVANNI GROSSI Founder e amministratore delegato di Lievità si occupa di:Operations, people & safety.
FABIO IONA Co-founder di Baunilla si occupa di: Acquisti food e non food.
Segretario Generale DANILO GASPARRINI Co-founder e amministratore delegato di Bun si occupa di:Digital innovation, LAB e osservatorio permanente.

DOMINGO IUDICE Co-founder e chief marketing officer di Pescaria si occupa di: Marketing e comunicazione.
TUNDE PECSVARI Co-founder e amministratore di MACHA si occupa di: Rapporti con la stampa, PR e eventi.
MATTEO PICHI Founder e amministratore delegato di PokeHouse si occupa di: Delivery.
LORENZO VINAZZANI Chief Financial Officer di LaPiadineria si occupa di: Legal & finance.

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