Gli spumanti italiani volano all’estero. L’80% è Prosecco

Sono 492,8 milioni le bottiglie di bollicine made in Italy consumate in 124 Paesi. Crescita del 5-9% in volumi e del 8-15% in valori.

 

I dati definitivi dell’Ovse-Ceves confermano il trend positivo per le bollicine del Bel Paese trainate dal Prosecco Doc.

 Escluso i vini frizzanti che mantengono e consolidano il dato 2016-2017 per 220-230 milioni di bottiglie spedite all’estero, sono esattamente 492,8 milioni quelle di bollicine italiane consumate nel 2018 in 124 Paesi. Il 99,5% del totale è rappresentato da bolle “metodo italiano” e di queste l’80% esatto è dato dall’universo del Prosecco, compreso Asolo e Cartizze.
La Gran Bretagna rimane il primo mercato per rapporto valore/volumi, bene in Usa mentre in Cina si registrano risultati inferiori alle aspettative. Gli spumanti italiani comunque continuano a salvare tutto il mercato all’estero del vino italiano, anche se il valore all’origine e il fatturato di quelli francesi resta più del doppio.

Il valore medio dichiarato in cantina è di 3,25 euro a bottiglia che si trasformano in 4,69 euro a pezzo in dogana. Il giro d’affari si attesta su 1,6 miliardi di euro, che diventano 2,35 alla spedizione e 5,5 sul mercato mondiale al consumo.

L’Uk è la principale destinazione delle bollicine italiane, ben 124 milioni, di cui 113 solo di Prosecco. L’Usa ha importato 95 milioni di bottiglie di cui 78 di Prosecco.

La Germania resta il primo Paese consumatore al mondo di vini con le bollicine: su 100 milioni di bottiglie importate 34 sono italiane e di queste ben 20 di Prosecco. Risultato negativo invece in Canada che fa segnare un calo dei volumi e in Cina.

“Nei mercati esteri – sottolinea Giampietro Comolli, presidente di Ceves e Ovse – anche il Prosecco è consumato fuori pasto come un Brunello, un Bolgheri, ed è maggiore la destagionalizzazione. I produttori italiani sono fortemente in ritardo. Il grande margine di guadagno con l’e-commerce, circa il 50% del valore iniziale, è tutto per i distributori e le piccole piattaforme degli importatori .

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