Gli spumanti italiani volano all’estero. L’80% è Prosecco
Sono 492,8 milioni le bottiglie di bollicine made in Italy consumate in 124 Paesi. Crescita del 5-9% in volumi e del 8-15% in valori.
I dati definitivi dell’Ovse-Ceves confermano il trend positivo per le bollicine del Bel Paese trainate dal Prosecco Doc.
Il valore medio dichiarato in cantina è di 3,25 euro a bottiglia che si trasformano in 4,69 euro a pezzo in dogana. Il giro d’affari si attesta su 1,6 miliardi di euro, che diventano 2,35 alla spedizione e 5,5 sul mercato mondiale al consumo.
L’Uk è la principale destinazione delle bollicine italiane, ben 124 milioni, di cui 113 solo di Prosecco. L’Usa ha importato 95 milioni di bottiglie di cui 78 di Prosecco.
La Germania resta il primo Paese consumatore al mondo di vini con le bollicine: su 100 milioni di bottiglie importate 34 sono italiane e di queste ben 20 di Prosecco. Risultato negativo invece in Canada che fa segnare un calo dei volumi e in Cina.
“Nei mercati esteri – sottolinea Giampietro Comolli, presidente di Ceves e Ovse – anche il Prosecco è consumato fuori pasto come un Brunello, un Bolgheri, ed è maggiore la destagionalizzazione. I produttori italiani sono fortemente in ritardo. Il grande margine di guadagno con l’e-commerce, circa il 50% del valore iniziale, è tutto per i distributori e le piccole piattaforme degli importatori .