Coop Italia, le vendite crescono del 12,8% in tre settimane

Italiani chef e panettieri al tempo del Covid19. Secondo i dati di Coop Italia aumentano le vendite di farine, lieviti e mozzarelle. Calano, invece, i take away, i prodotti da rosticceria e i servizi assistiti.

Il totale delle vendite medie dei supermercati Coop di queste tre settimane si attesta al +12,8% rispetto alla media dello stesso periodo senza virus. La stessa crescita, già registrata nei primi 14 giorni di pandemia, tiene conto anche dei picchi massimi di vendite raggiunti soprattutto nella prima settimana.

Secondo i dati di Coop Italia inerenti alla settimana 9-15 marzo sono proprio i prodotti per la panificazione aa avere un sensibile incremento. Il lievito di birra registra un’incredibile impennata, +122% rispetto alle due settimane precedenti, seguito a ruota da farina, con un +90%, e mozzarella, +25%.

Sono i prodotti per la panificazione ad alimentare la crescita di Coop in questa terza settimana di acquisti. Le conserve di pomodoro hanno registrato un +17% rispetto alle vendite, già in crescita, delle prime due settimane; la mozzarella ha raggiunto un +25%; il lievito di birra un +122% e la farina un +90%.

Per il resto continua la spesa da dispensa degli italiani: cibi a lunga conservazione e nutrienti.

Nella spesa dei clienti Coop ci sno: carne in scatola, +47% rispetto ai 14 giorni precedenti, legumi in scatola +14%. A seguire riso +12%, zucchero +9%, latte UHT +21% e fette biscottate +8%. Non manca poi il pesce surgelato +8% o in conserva come per esempio il tonno +9%. La pasta rallenta nella terza settimana rispetto alle due precedenti con un -6%. Stesso discorso per l’olio da olive: -11% rispetto alle prime due settimane.

 

Calo a doppia cifra dei prodotti take-away: -18% rispetto alle due settimane precedenti. A questi si aggiunge una flessione dei prodotti di rosticceria -27% e del servito -42%.

In ripresa la vendita di bevande e altri cibi come i vini tipici: +1% nel totale delle tre settimane (compensando quindi il calo delle prime  due). Ma il gap da colmare rimane profondo. I succhi di frutta registrano nella terza settimana un + 3% rispetto alle due precedenti (ma -13% rispetto alla crescita media della spesa nei 21 giorni di pandemia). Gli aperitivi +3% (comunque al -10%), la birra +3% (ma -6 nel totale periodo).

Dulcis in fundo, crescono anche le creme spalmabili, Nutella in primis, con un +26% sulle prime due settimane, ma comunque un -7%, così come le merendine +6% la terza settimana, ma -6% sul totale crescita media del periodo pandemia.

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