Sostenibilità: l’agricoltura del futuro e il metodo Coprob

di letizia ceriani

Le alte temperature e la siccità che hanno caratterizzato questo 2022 hanno messo a dura prova l’intero comparto agricolo nazionale. La barbabietola, però, si è confermata competitiva rispetto alle altre colture, anche grazie alla ricerca e all’innovazione nel campo della genetica. Lo racconta il presidente di Italia Zuccheri – Coprob Claudio Gallerani (nella foto, in basso a sinistra) nell’intervista a MAG, e illustra operato e obiettivi della Cooperativa, nel quadro di un’economia circolare. La barbabietola, infatti, è una coltura fondamentale anche in termini di rotazione dei campi: è in grado di ridurre l’apporto di concimi ed è stato riscontrato che il suo inserimento in rotazione con il grano contribuisce a fertilizzare il terreno.

Il fatturato del Gruppo Coprob si attesta attorno ai 230 milioni. Quali obiettivi vi aspettate di raggiungere in questo 2022 e quali sono i prossimi progetti?

Per il 2022 ci aspettiamo la sostanziale tenuta del settore perché il calo di produzione del 20-25%, dovuto all’andamento climatico di questa estate calda e siccitosa, è compensato dal prezzo dello zucchero che si sta mantenendo alto. Per il futuro abbiamo un ambizioso piano di sviluppo della filiera grazie alle possibilità aperte dalla nuova genetica che ci consente di avere una barbabietola resiliente al cambiamento climatico, più semplice da coltivare e in modo sempre più sostenibile riducendo gli input. Questo permetterà quindi agli agricoltori di avere una coltura da inserire nella corretta rotazione agronomica differenziando il rischio imprenditoriale, aumentando la redditività e, di conseguenza, avere maggior soddisfazione.

Parliamo di sostenibilità. Recentemente si è parlato molto del progetto in collaborazione con CGBI (Associazione Nazionale Bieticoltori Italiani) per la produzione di biometano, ricavato dalla polpa della barbabietola da zucchero. In cosa consiste il processo?

La Cooperativa prosegue il suo percorso di sviluppo sostenibile e biologico in un’ottica di sempre più forte economia circolare che vede, oltre alla produzione di zucchero, una miglior utilizzazione dei sottoprodotti per l’alimentazione zootecnica, l’energia e i fertilizzanti. Già nel 2013 abbiamo avviato tre impianti biogas per la produzione di energia elettrica alimentati con la polpa di barbabietola prodotta dai nostri stabilimenti. Nei prossimi anni, anche in risposta alla contingente necessità di autonomia energetica, abbiamo in programma la costruzione di dieci impianti di produzione di biometano agricolo in collaborazione con Cgcbi.

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Letizia Ceriani

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