Ristorazione, ripartenza difficile e fatturato in calo del 70%
Sentiment tutt’altro che positivo tra i ristoratori dopo la prima settimana di lavoro, a causa delle regole di distanziamento sociale. Nel 74% dei casi il bilancio è valutato negativamente.
Ripartenza molto complicata quella dei pubblici esercizi.
Secondo l’indagine del Centro Studi di Fipe quasi un imprenditore su due della ristorazione ha deciso di riaprire già a partire dal 18 maggio mentre circa il 35% lo ha fatto solo qualche giorno dopo. Una minima parte, il 10,8% alzerà la serranda il primo giugno, mentre il 5,6% rimarrà chiuso.
Il bilancio di questa prima settimana di attività risulta essere, nel suo complesso, negativo o molto negativo per ben il 74,5% degli intervistati, con incassi ridotti di circa il 70%.
Non va meglio se si guarda ai giorni a seguire. Sette intervistati su dieci si dicono pessimisti anche sulla settimana in corso e non prevedono miglioramenti significativi.
“Sapevamo che sarebbe stata una ripartenza lenta. Il processo di ripresa non sarà breve, a causa dei pochi clienti e della quasi totale assenza dei flussi turistici. La vera sfida sarà riportare le persone nei locali, anche attraverso attività promozionali e di comunicazione che invoglino i clienti a tornare a consumare”, dichiara Aldo Cursano (nella foto), Vicepresidente Vicario di Fipe.