Cala del 65% la produzione di Evo. Muraglia: “allarme concorrenza sleale”

Secondo Savino Muraglia, Presidente di Coldiretti Puglia e imprenditore di Frantoio Muraglia, a fronte di un calo della produzione di olio italiano del 65%, il pericolo maggiore è dato dalla concorrenza sleale di olio extracomunitario.

A farne le conseguenze sono i consumatori. La minaccia infatti, secondo Muraglia sarebbe rappresentata da olio extra-comunitario, venduto a prezzi troppo bassi, realizzati con olive non italiane e di qualità inferiore: “ciò di per sé rappresenta una minaccia al Made in Italy che è opportuno bloccare facendo attenzione alle etichette”.

L’anno scorso su 500mila tonnellate di evo prodotto, 200mila sono state prodotte in Puglia, seguita da Calabria e Sicilia.

“Si spera che l’anno prossimo il raccolto sia migliore, ma il gelo di quest’anno ha causato gravi danni a diverse piante, soprattutto nel barese. Questo comporta che anche il raccolto dei prossimi tre anni potrebbe essere minacciato -. Muraglia è lapidario sulla questione “etichette”: “Approfittando di questa situazione, proliferano casi di concorrenza sleale con produttori di olio non italiani con etichette in cui non viene chiarita la provenienza delle olive. Si tratta di un’operazione illecita che va a svantaggio dell’intera filiera italiana. Invito i consumatori a cercare solo oli italiani, prodotti in frantoi e aziende agricole, per i quali la filiera è corta e i costi di intermediazione sono nulli. In questo modo si aiuta il Made in Italy a sopravvivere alle minacce esterne”.

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