Miele: produzione quasi dimezzata. In fumo oltre 70 milioni

Ismea segnala un calo della produzione di miele di oltre il 40% a causa del maltempo. Italia al quarto posto in Europa per numero di alveari.

Parte male la campagna 2019 del miele nazionale per colpa del clima ma anche della forte concorrenza estera. La produzione di miele, soprattutto di acacia e agrumi, ha fatto infatti registrare un calo del 41% rispetto alle attese che in termini economici si traduce in  73 milioni di euro in meno.

Si tratta di un settore dove l’Italia, segnala l’Ismea, occupa il quarto posto tra i paesi dell’Unione Europea per numero di alveari (1,4 milioni aumentati del 7% nel 2018 rispetto al 2017), dopo Spagna (2,9 milioni di alveari), Romania e Polonia (rispettivamente 1,8 e 1,6 milioni di alveari). Quanto alla produzione, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale sul miele, si attesterebbe su oltre 23,3 mila tonnellate totali.

Secondo quanto emerge dal rapporto dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), l’andamento climatico anomalo che ha caratterizzato i primi sei mesi dell’anno, infatti, ha messo definitivamente in ginocchio un settore già alle prese con problemi sanitari e minacciato dalla forte concorrenza del prodotto di provenienza estera, come avevamo scritto su foodcommunity.it. Le regioni più penalizzate sono quelle del Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Per il miele di agrumi, invece, la stima del danno si aggira intorno ai 18 milioni di euro, con una situazione critica in tutto il Mezzogiorno e perdite produttive tra il 40% e l’80%. La situazione appare particolarmente compromessa in Sicilia, con perdite che si attestano attorno ai 7 milioni di euro, Campania (oltre 4 milioni di euro) e Calabria (3 milioni di euro).

 

 

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