Löwengrube con AB InBev punta al raddoppio

Il format Löwengrube, ispirato alle tradizioni bavaresi, vuole aprire altri 20 locali in cinque anni.
Lowen-Com, proprietaria del marchio Löwengrube, ha firmato un accordo con AB InBev Italia per raddoppiare i punti vendita del format In Italia. L’obiettivo è aprire 20 nuovi locali di proprietà diretta, consolidando ulteriormente il ruolo di Lowen-Com come distributore più rappresentativo in Italia delle tradizioni della Baviera e dell’Oktoberfest.
La nuova intesa servirà dunque a sostenere l’ulteriore sviluppo in Italia della rete di “Original Münchner Bierstube”, nata nel 2005 dall’idea dei fondatori Pietro Nicastro, ceo di Lowen-Com, e Monica Fantoni, quando aprirono il primo locale di proprietà a Limite sull’Arno (Firenze), tuttora sede del quartier generale.

Nel 2014 è nato il progetto franchising, che ad oggi conta 20 sedi in tutta Italia, con tre formule differenti (Stube, Klein e Wagen) adattabili ai diversi contesti, dalle zone ad alta densità di scorrimento, con ampi parcheggi annessi, alle gallerie commerciali, dagli aeroporti alle stazioni ferroviarie.

Considerando il turnover attuale dei locali, il progetto avrà anche una importante ricaduta occupazionale, perché comporterà l’impiego di circa 400 nuovi addetti.

“Per me – ha aggiunto Pietro Nicastro, ceo di Lowen-Com,  – e per tutto lo staff di Löwengrube, è motivo di grande orgoglio siglare questa partnership con il più grande produttore di birra al mondo. Allo stesso tempo, siamo consapevoli della grande responsabilità che questo comporta. Adesso inizia un’altra dura sfida per noi: la trasformazione di una piccola azienda che vuole diventare grande”.
Benoit Bronckart, amministratore delegato Italia di Anheuser-Busch InBev, commenta così l’operazione appena conclusa: “Insieme vogliamo far crescere la cultura birraia in Italia. Per un’azienda come AB InBev è un piacere collaborare a stretto contatto con compagni di viaggio che hanno dimostrato di saper fare impresa e che vogliono investire nel paese e creare occupazione”.

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