La Cantina Davide Rosso premiata per la sostenibilità

La cantina Giovanni Rosso ha ottenuto la certificazione di sostenibilità ambientale, etica ed economica Equalitas in quanto “Sustainable Winery”.

L’azienda continuerà a essere sottoposta a controlli annuali. Sono tre le aree principali che vengono valutate da Equalitas: ambientale, sociale ed economica. Questi pilastri riguardano ogni aspetto della gestione del vigneto, gestione aziendale e rapporti con gli stakeholders, nonché progetti comunitari e culturali che dimostrano la portata di questa prestigiosa azienda vitivinicola.

Si tratta di un importante traguardo per gli attori coinvolti, e di qualcosa che sta molto a cuore al proprietario ed enologo Davide Rosso, che ha commentato: «Essendo un’azienda vinicola familiare storica, comprendiamo il valore e la responsabilità che abbiamo nei confronti delle generazioni future. Vogliamo ridurre il più possibile l’impatto ambientale, continuando a produrre vini di altissima qualità rappresentativi del proprio terroir».

In un’altra pietra miliare storica: Giovanni Rosso introduce il suo Barolo Cerretta 2018 su La Place di Bordeaux. Nel maggio 2021 l’Etna Rosso 2018 di Giovanni Rosso diventa il primo vino etneo ad essere disponibile per l’acquisto attraverso il sistema di vendita di vini pregiati di Bordeaux e il produttore è intenzionato a farne un successo.

L’azienda vitivinicola continuerà a collaborare con i négociant selezionati di fama internazionale Barrière Frères, Joanne, Ld Vins, Louis Vialard, Descaves, Ballande & Meneret, Alias e Maison Ginestet per presentare il suo Barolo Cerretta D.O.C.G. del 2018, rilasciando circa 7.000 bottiglie, ovvero quasi l’intera produzione, a La Place.

Il Cerretta 2018, vino 100% Nebbiolo proveniente “magico” terroir di Serralunga d’Alba, ha ottenuto il plauso della critica, ottenendo 97/100 da Gardini Notes e 95/100 da Wine Enthusiast. Il vigneto Cerretta, situato a 350-365 m s.l.m., è di proprietà della famiglia dal 1920 ed è stato parzialmente reimpiantato nel 1984 e nel 2000.

Letizia Ceriani

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