I Borghi più belli d’Italia diventano digital con MyCIA
a cura di letizia ceriani
La guida dei Borghi più belli d’Italia, nata nel 2003, è oggi alla sua tredicesima edizione e censisce 334 borghi italiani, valutati in base alla coerenza con i 70 parametri stabiliti dall’associazione che li seleziona. Oggi, la collaborazione con HealthyFood – MyCIA, azienda italiana food-tech creata nel 2020 da Pietro Ruffoni, giovanissimo imprenditore vicentino.
L’obiettivo? Creare una vera e propria guida eno-gastronomica digitale che supporti i turisti nella scoperta dell’infinito patrimonio artistico-culturale del Paese.
Abbiamo chiesto ai due padrini dell’iniziativa – Fiorello Primi, fondatore e attuale presidente dell’associazione Borghi d’Italia, e Pietro Ruffoni – di raccontarci i retroscena e le potenzialità della nuova app.
Prima, due parole con Pietro Ruffoni. HealthyFood nasce ormai tre anni fa. Come è cambiata la sua identità?

Dalla sua nascita, Healthyfood ha vissuto una forte crescita diventando oggi uno dei principali attori del foodtech in Italia. Offre servizi unici che mirano a personalizzare l’esperienza dei clienti, nostri e dei nostri clienti, ponendo particolare attenzione alle esigenze, gusti e stili alimentari. La Carta d’Identità Alimentare è stata la scintilla che ha portato alla nascita di MyCIA, il più grande portale di menù online e il primo network in Italia con più di 600mila visite da inizio anno.
Accanto a questo, vogliamo creare un’offerta completa di servizi digitali e personalizzabili per tutto il mondo della ristorazione e per tutte le realtà del food che vogliono spingere sull’innovazione e che hanno a cuore le esigenze del consumatore finale per migliorare il proprio posizionamento sul mercato.
Recente la collaborazione con i Borghi più belli d’Italia. Quale potenzialità vede in questa joint venture?
È una collaborazione nata quasi spontaneamente e che trae ispirazione dal forte riconoscimento dell’Italia all’estero, principalmente per due ragioni: la sua cultura enogastronomica e i suoi luoghi incantevoli. Da qui, insieme all’Associazione, che rappresenta le località più affascinanti da un punto di vista paesaggistico e culturale, l’idea di costruire insieme la prima guida che offrisse anche informazioni sulla cultura enogastronomica di ciascun borgo e proponesse suggerimenti sui migliori ristoranti e locali dove gustare le tipicità del luogo. Il tutto in formato digitale e in 60 lingue diverse. Una vera novità.
Com’è l’esperienza turistica made in Italy?
L’Italia è il Paese con più siti Unesco al mondo, ben 58, può quindi offrire un’esperienza turistica unica, dove cultura, cibo e bellezza sono riconosciuti in tutto il mondo. Certo, non può bastare se vogliamo che il turismo continui a rappresentare un motore per il nostro Paese: i turisti sono diventati più esigenti e chiedono esperienze sempre più personalizzate e irripetibili. L’innovazione allora può offrire un valore aggiunto capace di distinguerci e di dare servizi che soddisfino ogni richiesta.
Come è strutturata la web app? Quali servizi offre?
La web app (disponibile sul sito ufficiale dei borghi), nasce per valorizzare il nostro territorio, fornendo una guida multilingua diverse di luoghi storici, musei, panorami, mostre ed eventi, insieme a tutte le bellezze di ogni luogo da scoprire a tavola. Questo, per offrire uno strumento in più a tutti e soprattutto agli stranieri, per trovare il ristorante perfetto con un’attenzione a esigenze alimentari e gusti specifici. Inoltre, per tutte le insegne, trattorie, bar o alberghi, la guida rappresenta un utilissimo strumento di marketing e promozione per far ripartire l’economia dei luoghi meno accessibili e migliorare la loro visibilità.

Presidente Primi, è un interessantissimo progetto quello dei Borghi più belli d’Italia. Ci auguriamo tutti che ora si apra un periodo di ripresa anche per il nostro turismo. Che cosa prevede questa svolta digital?
L’uso dei social, insieme ai tradizionali strumenti di comunicazione, è decisivo per raggiungere le nuove generazioni e far conoscere la realtà dei piccoli centri come luoghi dove fare nuove scoperte ed esperienze. Dal punto di vista numerico su Instagram siamo il secondo account turistico d’Europa con circa 900mila follower con 30 milioni di visualizzazioni nel primo semestre. Siamo presenti su Facebook con oltre 800mila persone che ci seguono e il sito ha più di un milione e mezzo di utenti all’anno. È evidente, inoltre, che la digitalizzazione del patrimonio enogastronomico e storico artistico può rappresentare una ulteriore occasione di promozioni oltre che di realizzazione di una data base nazionale delle opere cosiddette minori, ma che tanto minori non sono, che potrà essere utilizzato anche a fini di ricerca e culturali.
Qual è, nel concreto, l’apporto positivo dei social?
A questo proposito abbiamo già avviato la catalogazione del patrimonio enogastronomico e realizzata la piattaforma attraverso la quale creare la più grande rete di visite virtuali del mondo. Ora dobbiamo trovare le risorse per la digitalizzazione a livello locale nei 334 Borghi che fanno parte dell’Associazione Musei.
Come associazione ci siamo impegnati affinché entro la metà dell’anno prossimo tutti i nostri borghi siano raggiunti dalla connessione veloce, elemento indispensabile per lo smart working e per avviare eventuali nuove attività lavorative.
La guida dei borghi viene aggiornata di anno in anno, giusto? In base a quali criteri vengono scelti i luoghi?
La guida dei Borghi più belli d’Italia esce ogni anno arricchita dai borghi che vengono ammessi nell’associazione attraverso il sistema di selezione che prevede la valutazione di ben 72 parametri e che è, a sua volta, certificato ISO9001. Da un paio di edizioni è arricchita dalla realtà aumentata. Quella attuale, da poco nelle edicole e nelle librerie, è composta da: 816 pagine, 2800 fotografie, 20 mappe, 600 piatti tipici, 1400 eventi, 450 musei e gallerie d’arte, 6150 attività commerciali. Dal 2003 (anno della prima edizione) a oggi sono state vendute 505mila copie vendute e dal 2020 la guida è diventata interattiva grazie alle visualizzazioni di realtà aumentata: oltre 300 tra filmati, immagini e racconti vocali.