Guida Michelin: Bartolini re di stelle. Uliassi conquista la terza
Enrico Bartolini è lo chef più stellato d’Italia, i ristoranti a tre stelle passano da 9 a 10 e 29 nuovi indirizzi gourmet fanno il loro ingresso nella Guida. Questi in sintesi i riconoscimenti della “Rossa” 2019 svelati oggi, 16 novembre, all’Auditorium Paganini di Parma.
Sono 367 i ristoranti stellati nel Bel Paese: 10 con tre stelle, 39 con due stelle, 318 hanno una stella.
Il marchigiano Mauro Uliassi del ristorante Uliassi di Senigallia conquista per la prima volta la terza stella e i “magnifici” diventano così dieci: Massimiliano Alajmo, Le Calandre a Rubano (Padova); Massimo Bottura, Osteria Francescana a Modena; Chicco Cerea a Brusaporto (Bergamo); Enrico Crippa, piazza Duomo a Alba (Cuneo); Annie Feolde e Riccardo Monco, Enoteca Pinchiorri a Firenze; Norbert Niederkofler, St.Hubertus a San Cassiano (Bolzano); Niko Romito, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila); Nadia e Giovanni Santini, Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio (Mantova), Heinz Beck, La Pergola, a Roma.
Roma guadagna una stella ma ne perde tre e Milano, la capitale del food, rimane a bocca asciutta e senza ristoranti a tre stelle: Armani perde la sua mentre Cracco si accontenta e con il suo salotto gourmet in galleria rimane quota a uno.
Perdono la stella Michelin: Ilario Vinciguerra (Gallarate, Varese), Stazione di Posta (Roma), Antonello Colonna (Roma), Antica Osteria del Cameli (Ambivere, Bergamo), La Conghiglia (Arma di Taggia, Imperia), San Giorgio (Cervo, Imperia), Emilio (Fermo), La Clusaz (Gignod, Aosta), Castel Fragsburg (Freiberg, Merano), Armani (Milano), Magnolia (Roma) e il Dopolavoro (Venezia) di Giancarlo Perbellini.