Guida Michelin 2020, i vincitori. A Bartolini la terza stella

Enrico Bartolini entra nell’olimpo dei tristellati, che raggiungono quota 11. Lo chef toscano si aggiudica anche la seconda stella con il ristorante Glam, così come Mammoliti. Morelli con Pomiroeu, esce dalla “rossa”.  Quella italiana è la seconda guida più stellata al mondo dopo la Francia.

Pioggia di stelle per la 65esima edizione della Guida Michelin 2020. I ristoranti nella “rossa” passano da 367 a 374. Sono ben 33 le novità: 30 new entry, due insegne due stelle e un tre stelle.

A Milano, dopo 23 anni, ritorna un tre stelle, con Enrico Bartolini (nella foto) al Mudec che porta a quota 11 le insegne tristellate, insieme allo chef Remo Capitaneo. Lo chef toscano si aggiudica anche la seconda stella con il ristorante Glam a Venezia, che ha affidato allo chef Donato Ascani, raggiungendo otto stelle in totale e confermando il primato: “Oggi è un po’ come vincere l’oro alle Olimpiadi”, commenta.  Due stelle anche a Guarene, con La Madernassa di Michelangelo Mammoliti. I ristoranti due stelle raggiungono così quota 35.

Escono dalla lista delle due stelle invece quattro ristoranti:Locanda Margon, Al Sorriso (Soriso, Na); Locanda Don Seraino; Vissani. A questi è stata confermata la stella singola.

La Brianza perde una stella: il Pomiroeu di Giancarlo Morelli, dopo molti anni, non conferma, infatti, la presenza nella rossa.

Lombardia, Campania e Toscana sono le regioni più dinamiche e, insieme, rappresentano il 50% dei nuovi ristoranti della “rossa”.  La Lombardia è anche la prima regione, per numero, con 62 insegne stellate. Le province più virtuose, secondo la Michelin, sono Napoli, Roma, Milano. All’Emilia Romagna va il primato dei Bib Gourmand, con 33 insegne.

Una buona notizia anche per le chef stellate, la Guida Michelin ne ha premiate 170 in tutto il mondo: 44 si trovano in Italia, il 26% del totale.

Davide Puleio va il riconoscimento come giovane chef dell’anno e la prima stella al ristorante L’Alchimia di Alberto Tasinato.

 

Tra le new entry ci sono: Da Gorini – Gianluca Gorini, Apostelstube – Mathias Bachmann, L’Asinello – Senio Venturi, Santa Elisabetta – Rocco De Santis, Gucci Osteria – Karime Lopez, Virtuoso – Antonello Sardi, Lunasia – Luca Landi, Petit Royal – Paolo Griffa, Glicine – Giuseppe Stanzioni, Monzù – Luigi Lionetti, La Tuga – Adriano, Gioerge Restaurant – Domenico Candela, Il flauto di pan – Lorenzo Mont, Jose restaurant – Domenico Iavarone, Idylio by Apreda – Francesco Apreda, Atelier – Giorgio Bartolucci, Fre – Bruno Melatti, Condividere – Federico Zanasi, Casamatta – Pietro Penna, Memorie di Felix Lo Basso di Felice Lo Basso, Otto Geleng – Roberto Toro, Zash – Giuseppe Raciti, Impronte – Cristian Fagone, L’aria – Vincenzo Guarino, Villa Nai – Alessandro Proietti Frageri, L’Alchimia – Davide Puelio, It Milano – Aldo Ritrovato, Storie d’Amore – Davide Filippetto e Parco di Villa Grey, che ha comunicato la chiusura per lavori.

 

Nella foto: Mario Capitaneo, Enrico Bartolini, Remo Capitaneo. Credits Paolo Chiodini

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