Foorban, la rivoluzione aziendale inizia a pranzo

Da online a offline, a casa e in ufficio. Il ristorante digitale Foorban diventa anche una mensa 4.0 per le grandi imprese e punta a rinnovare il lunch in Italia e all’estero.

di francesca corradi

Foorban nasce dall’idea di tre giovani italiani – Marco Mottolese, Stefano Cavaleri e Riccardo Pozzoli – ed è un ristorante digitale, cioè senza sala, che offre una pausa pranzo a domicilio.

Nei primi anni la startup si è concentrata solo su Milano, con una forte crescita reputazionale. Finanziata per un valore totale di 4,5 milioni di euro, Foorban ha già consegnato più di 400mila pranzi nel capoluogo lombardo e, recentemente, è sbarcata anche nella Capitale.

Cogliendo un’opportunità di collaborazione con la più grande internet company del mondo, che era alla ricerca di qualcosa d’innovativo per il pranzo dei dipendenti, tra il 2018 e il 2019 Foorban da servizio b2c si è aperta al b2b offrendo un modello integrato e multicanale di piattaforma del cibo inaugurando, inoltre, per le aziende con più di 400 dipendenti, le “office canteen” : locali in cui vengono portati in ufficio piatti già porzionati, in vetrine refrigerate, pronti per essere ritirati dal dipendente e consumati in aree di ristoro. Sono già 300 le imprese e le multinazionali che hanno dato fiducia alla startup.

Mottolese, ceo e co-founder di Foorban, ha raccontato a MAG gli obiettivi 2020 ovvero raddoppiare nel segmento b2b rivolto agli uffici, aumentare il numero del personale e l’internazionalizzazione.

Cos’è Foorban?

È una startup, che ho fondato nel 2016, e che ha puntato tutto sul digitale. La ricetta è un nuovo modello di ristorante digitale che permette di ordinare via app o sul sito di Foorban un pasto fresco, sano, completo ed equilibrato, pensato per essere consegnato, espresso e a domicilio, in meno di 30 minuti. I piatti arrivano fumanti e senza alterazioni di cottura a destinazione, con bici cargo, vespa o ape. Partita come servizio rivolto al consumatore finale, Foorban è presto diventata un punto di riferimento nel segmento del business lunch: nell’ultimo anno e mezzo siamo diventati un interlocutore privilegiato non solo dei dipendenti ma delle aziende stesse, arrivando a parlare sempre più spesso con le funzioni hr e facilities. Così, abbiamo sviluppato il nostro servizio in ottica b2b.

 

Com’è cambiata la pausa pranzo?
È sempre più digitale, sana e “integrata” con le app.

Non offrite la “solita minestra”…

No, la parola chiave è benessere. Abbiamo un team di chef e nutrizionisti che ha creato un menù diverso ogni settimana, superando le 1430 ricette. Si tratta di piatti con ingredienti freschi e di stagione che vanno incontro a tutti gli stili di vita e alle esigenze alimentari: dalle proposte più leggere a quelle gourmet, da quelle adatte per chi fa sport alle opzioni vegetariane e senza glutine.

 

Come vi siete evoluti?

Con lo sviluppo omnichannel siamo diventati il primo food delivery a portare anche offline il servizio. Oggi abbiamo un’offerta retail rivolta alle aziende, basato sulla qualità del prodotto e del controllo diretto di tutto il processo, dalla produzione alla distribuzione.

Vogliamo dare al cittadino moderno un servizio di healthy-food smart, di qualità e responsabile, che lo segua ovunque, a casa e in ufficio.

 

Che ruolo ha il prodotto?

Come sempre è fondamentale. Se con il delivery abbiamo voluto alzare l’asticella della qualità disponibile sul mercato delle consegne a domicilio, con la nuova offerta vogliamo rivoluzionare la ristorazione aziendale.

 

In cosa consiste il nuovo servizio b2b?

Spazia da un nuovo format di office canteen a un servizio di meal planning rivolta al dipendente. Portiamo, in un locale sprovvisto di cucina, piatti freschi già porzionati, all’interno di contenitori riciclabili, in vetrine refrigerate, pronti per consumati in aree di ristoro.

Dal caffé al pranzo, come avviene l’ordine?

I menù sono vari e ricercati e la caffetteria serve ogni mattina caffè e brioche farcite sul momento in uno spazio multiforme con offerta diversificata. Via app, ad esempio, il dipendente può anche prenotare il piatto direttamente dalla scrivania, in modo da saltare la coda in cassa all’ora di pranzo.

Una delle aziende più famose al mondo ha creduto in voi diventando il primo cliente business…
Sì, a fine 2017 c’è stata l’apertura del primo punto fisico Foorban negli uffici del nuovo quartier generale milanese di…

CONTINUA A LEGGERE LA NOTIZIA SUL MAG 134 (A PAG.143).

 

 

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