In Italia cresce l’import di riso straniero, +68%

Secondo una ricerca di Coldiretti è boom di arrivi di riso straniero dall’estero. Il dato va in contrasto con la produzione italiana ovvero 1,40 milioni di tonnellate di riso all’anno, pari a circa il 50 % dell’intera produzione Ue
Secondo un’elaborazione di Coldiretti su dati Istat, relativi al primo semestre del 2019, le importazioni in volume del riso straniero in Italia sono aumentati del 68%.

“Contro la minaccia di un’invasione incontrollata di riso dall’estero – spiega Coldiretti – è necessario potenziare la clausola di salvaguardia a tutti gli accordi commerciali di libero scambio siglati dalla Ue prevedendo un’attivazione automatica dei dazi in caso di aumento troppo rapido delle importazioni con danno sia alle imprese agricole che all’industria di trasformazione. Una clausola di salvaguardia – aggiunge la Coldiretti – da estendere anche al tema dell’ambiente e dei diritti umani come già avvenuto per la Cambogia e il Myanmar, da cui, gli arrivi, nei primi sei mesi del 2019, sono aumentati di ben 12 volte in volume rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.

Il boom dell’import si va a scontrare con la produzione italiana. Su un’area di 220mila ettari 4mila aziende agricole italiane raccolgono, infatti, 1,40 milioni di tonnellate di riso all’anno pari a circa il 50% dei volumi all’interno dell’Unione Europea.

“Nell’ambito dei negoziati internazionali per gli accordi di libero scambio il riso – sostiene la Coldiretti – deve essere considerato un prodotto “sensibile” dalla Commissione Ue, evitando nuove concessioni all’import e rendendo obbligatoria a livello europeo in etichetta l’indicazione del Paese di origine in modo da indirizzare gli investimenti dei fondi comunitari per la promozione solo verso il prodotto coltivato nell’Unione”.

 

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