Lo chef Fabio Baldassarre sbarca al Testaccio

Nella capitale c’è un nuovo indirizzo gourmet che porta la firma di Fabio Baldassare, il suo nome è Locanda Abruzzese.

Da qualche settimana Fabio Baldassarre (nella foto), che ha recentemente lavorato per il milanese Top carne (come raccontato da foodcommunity.it) e in passato con chef del calibro di Heinz Beck e Raymond Blank, ha portato un angolo di Abruzzo al Testaccio, a pochi passi dal Porto di Ripa e accanto al Mattatoio di Roma. Si tratta di Locanda Abruzzese uno spazio di 25o mq al primo piano di una palazzina, al civico 48 di via Galvani.

Salendo le scale tra immagini di mani di gente che lavora del cibo, di mamme che preparano il pranzo da portare in tavola, si accede a un atrio dominato da un vecchio tavolo da lavoro con sgabelli tutti intorno, come in una vera locanda abruzzese di un tempo. Legno, terracotta, grigi e rosso romano anche nella seconda sala: una cucina di una casa colonica, con un tavolo da 10 posti circondato da madia, credenza e piattaia colme di attrezzi. La sala da pranzo vera e propria può invece ospitare 35 persone mentre la “cantina” è una saletta con quattro tavoli sociali realizzati da vecchie porte contadine, tra botti, vini appesi e rami che escono dai soffitti.

 

 

Tanto calore e semplicità negli ambienti come nel menù firmato da Baldassarre: dalle pallotte cacio e ova agli arrosticini di pecora e di fegatelli. Le paste sono tutte fatte in casa con farina di Luco de Marsi come il raviolone ripieno con ricotta ed erbette fresche o il ramen d’Abruzzo (sagne “pelose” brodose – come si dice in Abruzzo perché fatte con farina integrale – con funghi, pomodoro, borragine, spinaci di montagna, verdure e pepe). Tra i secondi spiccano la guancia di vitello, lo stufato di capra, il manzo al Montepulciano d’Abruzzo e gli arrosticini. Dulcis in fundo: la pesca all’abruzzese (due piccole “bombe” farcite con crema, bagnate nell’alchermes e unite insieme) o il tiramisù di capra (con mascarpone fatto con latte di capra).

Un’attenzione particolare anche al pane proveniente ogni giorno da panifici abruzzesi come quello con cipolla e guanciale o quello al pecorino, ideale per i celiaci perché fatto con la manioca. La cantina propone una linea abruzzese di vini classici, prodotti da piccole cantine selezionate, e altri di varie regioni d’Italia, per una cinquantina di etichette.

A giugno sono previsti anche dei corsi di cucina condotti dallo chef Fabio Baldassarre affiancato da vere sfogline di Morrea così come alcuni appuntamenti dedicati ai più piccini, così come serate di degustazione ed eventi.

 

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