Campari: primi sei mesi 2019 con un fatturato a 848,2 milioni

Semestrale solida per Campari, cala però l’utile del gruppo a 122,8 milioni di euro (-16,6%).

Davide Campari-Milano nel primo semestre 2019 ha registrato vendite pari a 848,2 milioni di euro, con una crescita organica pari al +8%. L’utile del gruppo rettificato è pari a 116,7 milioni (+11,8%) di euro. Buona la performance organica, guidata dal miglioramento del mix delle vendite grazie alle principali combinazioni di prodotto e mercato a elevata marginalità, con un recupero dei mercati emergenti. L’ebit rettificato è pari a 180,3 milioni di euro, con una crescita organica del +10,6%; la variazione totale pari al +12,3%.

Il debito finanziario netto a 937,1 milioni di euro al 30 giugno 2019 (846,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018), in aumento per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16-‘Leases’ (effettivo dal 1 gennaio 2019).

“Dopo un forte avvio d’anno, l’andamento positivo del business è proseguito nel secondo trimestre 2019, nel picco di stagionalità degli aperitivi, supportato dalla calendarizzazione della Pasqua e nonostante una base di confronto sfavorevole e le avverse condizioni climatiche in maggio in Europa – dichiara Bob Kunze-Concewitz (nella foto), chief executive officer –. I principali indicatori di profittabilità hanno mostrato una crescita organica superiore a quella delle vendite, grazie al mix molto positivo delle vendite, che ha più che compensato l’impatto diluitivo dovuto sia al ritorno alla crescita dei mercati emergenti sia all’effetto generato dal prezzo di acquisto dell’agave, il cui trend di crescita è previsto continuare nel resto dell’anno”.

 

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