Rigamonti punta al biologico con Brianza Salumi

Con 130 milioni di euro di fatturato nel 2018 e una crescita del 4,5% sul 2017, Rigamonti investe nel biologico attraverso un’acquisizione che segna il definitivo rilancio

Il re della bresaola Rigamonti ha acquistato Brianza Salumi, azienda specializzata in prodotti biologici e a basso contenuto di sale, con un fatturato di 14 milioni di euro. 

L’operazione permetterà al salumificio specializzato nella produzione di bresaola, attualmente controllato dal gigante brasiliano delle carni Jbs, di ampliare la propria gamma prodotti con salumi bio e dalla filiera certificata.

“Con questa acquisizione – ha dichiarato l’ad di Rigamonti, Claudio Palladi – potenzieremo la proposta dei salumi benessere e rafforzeremo la presenza sui mercati internazionali”.

Rigamonti ha garantito la permanenza e la continuità gestionale degli attuali soci, la famiglia fondatrice, Claudio e Giovanni Vismara.

Un trend, quello del benessere, che acquista sempre più importanza sulle tavole degli italiani, in particolare per i salumi. Secondo un’indagine Doxa, infatti, tra i nuovi salumi più attesi (diversi dalla bresaola) spiccano le linee con carni da animali bio, quelle light a base di carne bianche come pollo e tacchino (preferite dalla metà del campione) e le linee healthy senza glutine e lattosio (4 su 10).

“Oggi Rigamonti è un’azienda sana – continua l’ad Claudio Palladi -. A soli cinque anni dalla ristrutturazione abbiamo superato la crisi e raggiunto il debito zero, mantenendo la connotazione italiana e un forte radicamento nel territorio. Ora guardiamo all’export, che per il momento ricopre il 9% della produzione, ed è concentrato prevalentemente in Europa. Nel mirino ci sono mercati come gli Usa e l’Oriente – Singapore e Giappone in primis. La Bresaola – ha concluso Palladi – è uno dei pochi salumi che cresce, mediamente un 4,5% l’anno, anche grazie alle politiche di destagionalizzazione”.

Su Financecommunity.it, a questo link, gli advisor fiscali dell’operazione.

Su Legalcommunity.it, a questo link, gli studi legali coinvolti nell’operazione.

 

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