Lombardia, per i settori autunnali un business da 2 miliardi

Tra uva, mele, castagne, bacche, mirtilli, ribes, kiwi, cachi, melograno, nocciole, olive, produzione di olio e vino Milano ha registrato una crescita a doppia cifra in cinque anni, concentrando metà del giro d’affari lombardo dei settori autunnali

Crescono i settori autunnali dell’agroalimentare, sia in Lombardia che in Italia. In cinque anni si registra + 18% a  Milano, dove si contano oltre mille imprese. Bilancio positivo per tutta la regione, con una crescita del 14% e con 10mila attività, e +13% in Italia con 180mila attività. In un anno, invece, la crescita ha raggiunto il 3% nel capoluogo lombardo mentre il 2% a livello regionale e nazionale.  Questo, in sintesi, è ciò che emerge dai dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi a giugno 2019.

Sono legate all’autunno attività quali la coltivazione di uva, mele, castagne, bacche, mirtilli, ribes, kiwi, cachi, melograno, nocciole, olive, produzione di olio e di vino (4 mila imprese in regione su 150 mila in Italia). Ci sono poi oltre 2mila imprese nel vino e 23 mila imprese nel Paese per la cura di piante e giardini, di cui 5 mila in Lombardia.

 

In Lombardia ci sono 22mila addetti su 225mila in Italia e si registra un giro d’affari di 2 miliardi all’anno su 17 miliardi in Italia, con 807 milioni a Milano, circa 300 a Brescia e a Bergamo, 100 miliardi circa a Pavia e Lecco. Prime in Italia con 1,6 miliardi Treviso, con 1,3 miliardi Verona, con 807 milioni Milano, con 700 milioni Vicenza, Reggio Emilia, Modena.

 

Prime Pavia e Brescia con quasi 2 mila imprese e rispettivamente 3 mila e 4 mila addetti, seguite da Milano con oltre mille imprese e 4 mila addetti, Bergamo con quasi mille e 3 mila addetti. A Monza e Brianza ci sono 518 imprese, + 27% in cinque anni, con oltre mille addetti, a Lodi 122 imprese con 193 addetti. Forte la crescita a Como con oltre 700 imprese, + 42% in cinque anni e a Lecco con 387 imprese, +42%.

Maggiore concentrazione in Italia a Bari, Trapani, Treviso, Foggia, Trento, Verona e Cuneo. Prima Bari con circa 10 mila imprese, +28% in cinque anni, seguita da Trapani con oltre 8 mila, Treviso con 7 mila, + 17%, Foggia con 6 mila, +7%, Trento, Verona e Cuneo con 5 mila.

Bolzano, Avellino, Belluno, Caserta, sono cresciute del 50%, mentre Ferrara, Lecco, Como, Napoli del 40% circa in cinque anni. Tra chi cresce di più, i maggiori centri sono Bolzano con oltre 3 mila imprese e Napoli, Caserta e Avellino con circa 2 mila imprese.

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