Birra, forte crescita nel 2019 in consumi, produzione ed export
Ottime performance per la birra che si sono tradotte anche in un aumento dell’occupazione in Italia, con oltre 3.300 posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente, tra addetti diretti e indiretti, per un totale di oltre 144mila occupati lungo tutta la filiera.
Secondo l’Annual Report 2019 di AssoBirra grandi risultati per il settore. Nel nostro Paese il comparto birrario ha registrato, infatti, un aumento del 5% nella produzione, per il terzo anno consecutivo. A questo è seguita una crescita dei consumi interni, con un +2,6%, e un boom dell’export, che registra un +13%.
“Un comparto dunque che genera posti di lavoro, in maniera più che proporzionale rispetto al sistema economico nazionale”, sottolinea il presidente di Assobirra Michele Cason. Nel 2019, la produzione di birra in Italia, precisa l’associazione, ha superato i 17 milioni di ettolitri.
La crescita è in linea con il trend positivo che negli ultimi dieci anni ha visto la produzione aumentare i volumi del 35% e stabilizzarsi al nono posto in Europa. L’incidenza è del 4,5% sul totale realizzato nel continente. L’incremento della produzione ha riguardato l’intero comparto. Compreso il ramo dei piccoli produttori che in Italia conta circa 850 strutture.
È record storico, invece, sul fronte interno. I consumi della birra hanno, infatti, superato la quota dei 20 milioni di ettolitri, con un diretto impatto anche sui consumi pro-capite, giunto a quota 34,6 litri.
Cresce anche l’export. Dopo il grande balzo del 2018, anno in cui il valore aveva raggiunto +6,6% sul 2017, i volumi esportati nel 2019 si sono avvicinati ai 3,5 milioni di ettolitri, segnando un +13% rispetto al 2018. Soprattutto verso i Paesi a forte tradizione birraria, come il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Australia.