Biologico, la Cina interessata ai prodotti italiani

Con un valore di 8 miliardi di euro, la Cina rappresenta il quarto mercato al mondo per consumo di prodotti bio. Si tratta dell’8% sul totale delle vendite globali. Il trend del biologico è in forte ascesa dal 2013 (+233% le vendite fino al 2018) e il Covid-19 ne ha rappresentato un fattore di accelerazione.

Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’analisi di Nomisma per la piattaforma ITA.BIO nel secondo focus dedicato alla Cina. Promossa da ICE e Federbio e curata da Nomisma, ha l’obiettivo di fornire dati, informazioni e servizi a supporto dell’internazionalizzazione del biologico made in Italy.

L’Italia risulta al primo posto tra i Paesi che producono i prodotti di maggiore qualità secondo il consumatore cinese. Questi riguardano sia i prodotti alimentari in generale che per quelli a marchio biologico (18%).

Il 19% dei consumatori cinesi dichiara di aver acquistato almeno una volta nell’ultimo anno alimentari o bevande made in Italy a marchio bio.

Tale propensione all’acquisto raddoppia tra chi ha avuto una esperienza di visita nel Bel Paese: tra i turisti la quota di bio-users raggiunge il 28%. L’interesse per il bio italiano è più forte tra chi ha una maggiore propensione agli acquisti online, tra i più giovani e nell’upper class.

Tra i prodotti più promettenti per il bio made in Italy ci sono: i lattiero-caseari, baby food, ma anche carne e derivati.

A questi si aggiungono la pasta e i prodotti da forno, categorie per cui i consumatori cinesi cercano le garanzie del bio. L’italianità, inoltre, è un valore aggiunto.

“Vogliamo assistere le imprese per partecipare alla ripartenza dei mercati – ha sottolineato il presidente dell’Agenzia ICE, Carlo Ferro – e buona parte di questa ripresa passa attraverso digitale, innovazione, tracciabilità e sostenibilità. Le esportazioni italiane di prodotti bio nel mondo sono in crescita, segno che le scelte alimentari consapevoli hanno assunto un ruolo fondamentale in tutte le economie. La stessa Piattaforma ITA.BIO, che stiamo promuovendo, fa parte di questa serie di strumenti per aiutare il nostro made in Italy a tornare grande nel mondo.”

 

“La crescente propensione anche del mercato cinese verso alimenti di qualità italiana e biologici certificati rappresenta un’importante opportunità per l’agroalimentare italiano, con notevoli potenzialità di sviluppo nei prossimi anni che possono interessare anche le imprese ancora non certificate che vogliono diversificare la loro offerta e sviluppare nuovi mercati. Per questo la disponibilità di una piattaforma come ITA.BIO è strategica per il sistema Italia […]”, dichiara Paolo Carnemolla, segretario generale di FederBio.

Leggi l’articolo: Nel biologico l’Italia traina l’Europa

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