A Roma una biennale di arte e cibo by Culinaria

L’undicesima edizione di “Culinaria– Il gusto dell’Identità” presenta la prima “Biennale di arte e cibo”, in programma il 29 e 30 settembre a Roma, nel cuore di Trastevere, organizzata dallo chef romano Francesco Pesce Fabrizio Darini.

Nello spazio Wegil, all’indirizzo di Largo Ascianghi 5, si terrà una mostra ispirata dai sapori d’arte e di cucina, omaggio reciproco tra artisti e chef: opere e piatti, sul filo di suggestioni e ispirazioni, daranno vita a incontri, installazioni, video e foto.

Il percorso creativo, con la curatela di GMGProgettoCultura, ruota intorno a quattro filoni tematici che sono il risultato di 16 incontri tra chef italiani e internazionali con artisti di fama mondiale, i quali, confrontandosi gli uni con gli altri, hanno ideato espressioni artistiche su: l’elemento spirituale, la profondità del mare, la condivisione e l’interazione dell’opera con il pubblico. Da ricerche in comune sulle loro storie e sui linguaggi personali, è nata così una mappa sul senso profondo del nutrire e del nutrirsi, fatta di memorie, identità e nodi interiori, che emerge dalle opere pensate insieme e grazie a esibizioni sul palco in sessioni di 45 minuti, come si legge in una nota.

Negli spazi di “Culinaria 2018 – Biennale di arte e cibo”, come in un museo temporaneo, si alterneranno esibizioni ed eventi artistici e gastronomici. Durante la manifestazione il fotografo parigino Thomas Duval presenterà per la prima volta in Italia le foto del progetto “Bondage Vegetale” (nella foto a destra). Oltre alle aree dedicate alle esposizioni delle opere, nell’auditorium “Spazio d’azione” verranno accolti gli incontri live tra chef e artisti, nella sala “Gestualità” verranno ospitate videoinstallazioni relative alle eccellenze gastronomiche del Lazio, e nello spazio all’aperto “Teatro delle braci”, tra fuochi, gesti primordiali e improvvisazioni, verranno proposte cotture arcaiche e dimenticate.

Alla kermesse prenderanno parte: Gianfranco Pascucci del Pascucci al Porticciolo di Fiumicino (1 stella Michelin) e l’artista Ria LussiAnthony Genovese, chef de Il Pagliaccio di Roma (2 stelle Michelin),e Barbara Salvucci, nota per le sue sculture in resina e trame di metallo; Andrea Tortora, alla guida della pasticceria del St. Hubertus (3 stelle Michelin) del Rosa Alpina Hotel & Spa di San Cassiano (Val Badia) con Pere Gifre, artista e ingegnere spagnolo con base a San Francisco specializzato in progetti di scultura, scenografia, interior design e architettura industriale; Roy Caceres, chef del ristorante Metamorfosi di Roma (1 stella Michelin) con Franco Losvizzero, video-artista e maestro nelle sculture meccaniche; Francesco Apreda, chef dell’Imàgo dell’Hassler Hotel di Roma (1 stella Michelin) insieme all’artistaMatteo GiuntiniGiuseppe Iannotti del Krèsios di Telese Terme (Benevento, 1 stella Michelin) con l’artista Giuseppe GuanciDavide Dormino e la chef Cristina Bowerman, che a Trastevere è di casa col Glass Hostaria (1 stella Michelin); Adriano Baldassarre de Il Tordomatto di Roma (1 stella Michelin) – chef romantico che unisce classicità e tecnica di rigore francese a un’elaborazione creativa, intima e familiare – collabora con Carlo Carfagni, artista, regista e videomaker. L’americano Tim Butler, protagonista della nuova scena culinaria thailandese con il ristorante Eat Me di Bangkok, si confronta con la poetica dell’architetto, pittore e scultore romano Massimo CatalaniMauro Uliassi, del ristorante Uliassi di Senigallia (Ancona, 2 stelle Michelin), presenta un’introspettiva con il fotografo Lorenzo Cicconi MassiCristiano Tomei, re del ristorante L’imbuto (1 stella Michelin) del Lucca Center of Contemporary Art omaggia l’arte di Andrea Salvetti, tragicamente scomparso nel 2017 dopo anni di collaborazioni con i più grandi nomi della cucina italiana; i dolci di Walter Musco della pasticceria Bompiani di Roma si incontrano con l’artista Francesca Romana PinzariFabrizio Mantovani, chef e patron del FM con Gusto dello storico Hotel Vittoria di Faenza (Ravenna), e Matteo Monti, anima negli ultimi anni del Rebelot di Milano, incontrano il collettivo Kitchen Super ERo; gli chef Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi del Giglio di Lucca, con la loro cucina fatta di contaminazioni e contrasti dirompenti, esplorano le connessioni tra cibo e fashion con Nicoletta Lanati, titolare della Starlight di Luisago (Como), società attiva nel mondo del tessile da più di trent’anni; Lukas Mraz, del Mraz & Sohn di Vienna (2 stelle Michelin) collabora con suo fratello Manuel Mraz, pittore, in una performance dal vivo su un piatto della tradizione romana rivisitato; Paolo Lopriore de Il Portico di Appiano Gentile (Como) con lo storico della gastronomia Luca Govoni, docente di Storia e cultura della cucina italiana ad Alma, la scuola internazionale di cucina italiana.

“La nuova edizione di Culinaria è un’installazione sempre in movimento, la cui ambizione è quella di rendere i visitatori partecipi dell’esperienza narrativa che si cela dietro la realizzazione di ogni opera di alta cucina e di produzione artistica – spiegano gli organizzatori Francesco Pesce e Fabrizio Darini –. Abbiamo l’obiettivo di lanciare uno sguardo sul futuro della gastronomia per anticiparne le possibili interazioni che, nei prossimi anni, si svilupperanno con le diverse espressioni artistiche. Roma, città che può contare su secoli di storia e cultura, è oggi un contenitore aperto a collettivi artistici dove la proposta di nuove sinergie può trovare terreno fertile. E lo spazio Wegil, con lo stile razionalista dell’ex palazzo Gil, dove è accolto, pienamente esaltato dal restauro col quale è stato reso di nuovo accessibile al pubblico, è una location dal forte impatto visivo perfetta per accogliere lo spirito di una mostra di arte e cucina”.

Nella foto: una creazione di Gianfranco Pascucci.

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