Agroalimentare: per l’Istat l’Italia è il primo Paese Ue per Dop, Igp e Stg

Secondo il report dell’Istat “I prodotti agroalimentari di qualità Dop, Igp, Stg” – per l’anno 2017 – l’Italia si conferma il primo Paese per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall’Unione europea. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2017 hanno raggiunto quota 295 (quattro in più sul 2016); tra questi, quelli attivi sono 285 (96,6% del totale).

Nel 2017 si è rafforzato il trend di crescita dei prodotti agroalimentari di qualità nelle sue diverse componenti (produttori, trasformatori, superfici e numero di prodotti riconosciuti); solo gli allevamenti sono in leggero calo (-1,3%). Il report segnala nello specifico un aumento dell’1,8%, rispetto al 2016, per il numero di produttori Dop, Igp e Stg con un calo per il Nord (-2,8%) e un incremento nel Mezzogiorno (+7,3%) e al Centro (+1,4%).

“Il numero di produttori Dop, Igp e Stg – spiega l’Istat – aumenta, rispetto al 2016, dell’1,8% sintesi del persistente calo registrato al Nord (-2,8%) e di un consistente aumento rilevato nel Mezzogiorno (+7,3%) e, in misura più lieve, al Centro (+1,4%). Cresce considerevolmente il numero dei trasformatori (+7,6%); l’aumento è maggiore nel Mezzogiorno (+11,5%) e al Centro (+8,4%)”. Si sottolinea infine che al 2017 gli operatori certificati sono 85.592, 1.897 in più del 2016 (+2,3%): il 90,6% svolge solo attività di produzione, il 6,4% solo trasformazione e il 3% entrambe le attività.

Nel confronto con l’anno precedente, gli allevamenti (40.043 strutture) si riducono dell’1,3% mentre la superficie (232.803 ettari) aumenta del 17,9%, con una crescita intensa nel Mezzogiorno (+31,2%) e nel Nord (+22,9%).

Lo studio Istat rileva inoltre che al 29 ottobre 2018 i riconoscimenti Dop Igp e Stg conseguiti dall’Italia sono saliti ulteriormente a 299. Emilia-Romagna e Veneto le regioni italiane con più Dop e Igp, rispettivamente 45 e 38 prodotti riconosciuti.

I settori con il maggior numero di riconoscimenti sono ortofrutticoli e cereali (111 prodotti), formaggi (53), oli extravergine di oliva (46) e preparazioni di carni (41); carni fresche e altri settori comprendono, rispettivamente, sei e 38 specialità.

 

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