Gli hotel salvano le cene e ripartono dalla ristorazione
Ecco, allora, che la cucina diventa, ancora una volta, protagonista. E chi non ce l’ha si attrezza ricorrendo ai “temporary restaurant” e impiegando, spesso, la forza lavoro a spasso: un servizio che può così garantire anche dei pasti in camera per chi non dispone di una sala da pranzo.
Tutto in regola, sembra. Nessuno, infatti, vieta di soggiornare in una camera per una notte e nessuno, inoltre, impone quando lasciarla se a mezzanotte o alle 10 del mattino. Gli imprenditori assicurano: “stanno arrivando le prime prenotazioni”.
Quanto ancora durerà questa iniziativa non si sa, visto la stretta attesa nelle prossime ore. Questo, però, potrebbe mettere sotto i riflettori un aspetto spesso sottovalutato: l’importanza crescente del food & beverage nelle strutture ricettive che stanno diventando dei veri riferimenti gastronomici e stellati.
Nelle metropoli d’Europa e di tutto il mondo è ormai prassi, in Italia sta prendendo sempre più piede: mangiare nei ristoranti degli hotel.
Investire in questa direzione, unire le forze e magari dividersi i costi e gli affitti potrebbe essere interessante, anche in vista di una ripresa. Un fenomeno, certo, che terremo sotto osservazione.
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